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Bergamo. Vermi e cibo scaduto sequestrati nel market cinese

di admin |10 Luglio 2015 1:07

Bergamo. Vermi e cibo scaduto sequestrati nel market cinese

BERGAMO – Vermi, cibo scaduto e strani molluschi sono stati trovati e sequestrati dalla polizia locale di Bergamo in un market cinese. Un totale di 2 tonnellate di cibo avariato, le cui date di scadenza erano state alterate, che sono costate ai 4 cittadini cinesi il sequestro e una multa per 12mila euro, ma non la chiusura del negozio.

I quattro sono ora denunciati a piede libero con le accuse di frode nell’esercizio del commercio alla truffa, commercio di sostanze alimentari nocive, mal conservazione di alimenti e l’introduzione in Italia di alimenti in assenza dei prescritti controlli di frontiera o di prodotti semplicemente non importabili per specifico divieto dal Senegal.

L’Eco di Bergamo scrive che il sequestro è avvenuto nel corso dell’operazione Nautilus seguita dalla polizia polizia locale di Bergamo e a cui ha collaborato anche l’Asl veterinaria:

“Il sequestro è avvenuto in un minimarket cinese di via Quarenghi, dove sono state portati via 91 chilogrammi di merce: la restante parte è stata invece sequestrata in un deposito di via Maglio del Lotto. Si tratta soprattutto di pesce, spesso privo di etichettatura, comunque in pessimo stato di conservazione (talvolta con evidente presenza di camole vive) o con data di scadenza alterata palesemente.

Nel dettaglio: 70 chili circa di pesce vario in cattivo stato di conservazione, 21 circa di molluschi di vario genere in stato di alterazione, 13 circa di merci con scadenza modificata in modo fraudolento, 17,3 circa di merci in vendita con presenza di parassiti, 334,7 litri circa e 1649 chili di merci in vendita con data di scadenza superata (in alcuni casi addirittura di 3 anni). Questo il risultato di quasi 2 mesi di lavoro, un intervento iniziato a fine aprile e scattato in seguito ad un controllo su un auto in transito nella via che stava consegnando al market merce chiaramente avariata.

Decisamente curiosa la vicenda di un mollusco bivalve originario del Senegal del quale è vietata espressamente l’importazione, ma particolarmente apprezzato dagli immigrati africani: ne sono stati trovati diversi, conservati in sacchi per il trasporto del cemento. Si è reso necessario l’invio della merce all’Istituto Zooprofilattico di Adria per stabilirne l’esatta identificazione. Cymbium: questo il nome del mollusco, di cui è vietata in Italia l’importazione e conseguentemente la vendita”.

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