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Ricatto, Berlusconi a Lavitola: “Vi scagiono tutti”

di Maria Elena Perrero |14 Settembre 2011 21:07

Valter Lavitola

ROMA – “Sono cose che non esistono su cui io scagionerò naturalmente tutti”. Lo avrebbe detto al telefono, secondo quanto scrive Fiorenza Sarzanini sul Corriere della Sera.it, il 24 agosto il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi a Valter Lavitola.

Lavitola: ”Senta dottore, vabbè io mo sono fuori… a sto punto…”.    Berlusconi: ”E resta lì e vediamo un po’…uhm…”.   Sarebbe un altro stralcio della telefonata intercorsa, secondo quanto scrive l’Ansa, il 24 agosto scorso tra il presidente del Consiglio e Lavitola, il cui contenuto fu anticipato nei giorni scorsi dall’Espresso.

 

Lavitola: “Senta, io sto in Bulgaria, sto a Sofia con un telefono di qua, se intercettano pure questo è… che cazzo ne so…” Berlusconi: “Hai visto che avevo ragione io? dimmi”. Lavitola: “Eh, sì, purtroppo sì, non lo so… io ho visto pure la sua dichiarazione, che lei ha aiutato questo ragazzo e così come…” Berlusconi: “Non non non facevo riferimento, tuttavia le cose che ho successivamente letto… che non esistono quindi sono… sono tutte cose che non esistono e su cui io scagionerò naturalmente tutti”. Lavitola: “E’ per questo voglio dì, quello tutto na’… cioè voglio di’… questo è parto di pura fantasia, perché oltretutto…” Berlusconi: “Sì, io non so quali sono le vostre affermazioni tra di voi che non conosco…” Lavitola: “Ma non credo che ci sia nessun tipo di affermazione” Berlusconi: “Ecco, comunque, insomma io non non… quando posso aiuto, quando non posso non aiuto e quando aiuto sono contento di poter aiutare… tutto qui” Lavitola: “Senza… senza ombra di dubbio… senta dottore. E… e… vabbè io mo sono fuori… a sto punto…” Berlusconi: “E… e resta lì…e vediamo un po’… uhm…” Lavitola: “Dopodiché proviamo a trovare il modo per contattarci”. Berlusconi: “Va bene” Lavitola: “Cerchiamo di non abbandona’ a questo qua…” Berlusconi: “Certamente… certamente… d’accordo eh?” Lavitola: “Un bacione, dottore” Berlusconi: “Bene, buone vacanze” Lavitola: “Pure a lei grazie”. Berlusconi: “Ciao”.

La conversazione sarebbe avvenuta dopo che erano trapelate notizie sull’inchiesta a carico di Gianpaolo Tarantini e dello stesso Lavitola sulla presunta estorsione al premier, e prima che venissero eseguite le misure cautelari. Ora la trascrizione di quella telefonata è stata depositata dai pubblici ministeri.

Quel 24 agosto Lavitola, che si trovava a Sofia, in Bulgaria,avrebbe chiamato Berlusconi intorno alle 21. Il presidente del Consiglio lo avrebbe rassicurato riguardo alla nuova indagine avviata a Napoli di cui aveva dato notizia il settimanale della Mondadori Panorama.

Le frasi intercettata sarebbero presenti nelle nuove carte processuali depositate al tribunale del Riesame di Napoli. Lavitola, scrive Sarzanini, chiederebbe di non abbandonare Gianpaolo Tarantini e il presidente del Consiglio sarebbe d’accordo: “Certamente”, avrebbe risposto.

Nei verbali, scrive Sarzanini,  ci sarebbero anche le affermazioni della segretaria del presidente del Consiglio, Marinella Brambilla, rese nell’interrogatorio in qualità di teste davanti ai pm di Napoli. Brambilla spiegherebbe che il premier Berlusconi si sarebbe mostrato “infastidito e piccato” dalle richieste di denaro avanzate da Valter Lavitola.

I magistrati le avrebbero a quel punto chiesto se, quando fu autorizzata da Berlusconi a prelevare i soldi dalla cassa destinati ai coniugi Tarantini tramite Lavitola, il Cavaliere fosse “piccato, indifferente, soddisfatto o infastidito”. La Brambilla avrebbe risposto: “Ricordo che era sicuramente infastidito e piccato. Disse qualcosa tipo: “Ma è un rompiscatole…” o qualcosa del genere”. Poi Brambilla avrebbe spiegato che Lavitola le avrebbe parlato di foto “in modo sibillino”. Lei avrebbe riferito la circostanza al presidente del Consiglio che “capì subito” e le disse di prelevare 10mila euro dalla sua cassaforte privata.

”L’episodio che ha riguardato Lavitola lo definirei davvero unico”, avrebbe detto Brambilla ai pm di Napoli. I pm le avrebbero chiesto se fosse capitato anche altre volte che Berlusconi desse a qualcuno soldi. La segretaria avrebbe risposto così: ”A tal riguardo voglio precisare che se da una parte il presidente Berlusconi è una persona molto generosa con chi è bisognoso, tuttavia non mi è mai capitato che qualcuno chiedesse soldi con le modalità di Lavitola; dunque l’episodio che ha riguardato Lavitola lo definirei davvero unico”.

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