Lavitola: "A Berlusconi chiesi pubblicità per L'Avanti"

Pubblicato il 26 Aprile 2012 - 19:37 OLTRE 6 MESI FA

NAPOLI, 26 APR – Valter Lavitola voleva chiedere a Silvio Berlusconi pubblicità per l'Avanti sperando che questo scongiurasse la chiusura del giornale: lo ha spiegato al gip Dario Gallo nel corso dell'interrogatorio di garanzia. Il giornalista fornisce chiarimenti sulle dichiarazioni di sua sorella Maria, la quale aveva parlato di un contratto con Berlusconi che il fratello le aveva chiesto di ritrovare.

Quando capì che si indagava sull'Avanti, Lavitola comprese che il quotidiano del partito socialista rischiava la chiusura: "C'ero affezionato per ovvi vincoli, cioè lei lavora, si inventa una cosa, che comunque è rivitalizzare una testata importante… Ci lavori per 15 anni, ti dà spazio e una visibilità politica che non sono riuscito a ottenere in altro modo, quindi sostanzialmente ci tenevo". Per questo tentò di evitarlo e gli venne in mente di rivolgersi a Berlusconi: "Io speravo con tutto il cuore che… Gli dicevo, guarda, questo è un contratto di minimo garantito, vedi se una delle tue concessionarie di pubblicità o una qualsiasi altra concessionaria si possa comprare un po' di spazi pubblicitari. Era un tentativo sostanzialmente disperato, però insomma sostanzialmente neanche tanto disperato, era un tentativo possibile, oltretutto noi siamo stati con il giornale a fianco di Berlusconi dall'inizio". Lavitola si aspettava un aiuto economico da Berlusconi anche perché non era diventato parlamentare: "Io non sarò gran che qualificato, come si scrive nell'ordinanza, però non sono neanche meno qualificato di altre persone che erano state elette parlamentari e quindi io mi sentivo in questo senso un po' defraudato. Dico: e cacchio, sto latitante a causa di questo fesso di Tarantini, si stanno portando il giornale, aiutami a mettere, almeno a fare questo contratto di pubblicità". Lavitola sottolinea più volte di avere rivitalizzato l'Avanti dopo la crisi di Tangentopoli e di avere avuto il sostegno personale di Bettino Craxi: "io ci riuscii soprattutto grazie al fatto che Craxi all'epoca mi mandò in giro da un sacco di gente. Craxi scriveva sull'Avanti tutti i giorni da quando era nel suo esilio – latitanza in Tunisia".