Berlusconi, invito in villa a “maledizione smeralda”. Briatore nega ma è coda di paglia

di Alessandro Camilli
Pubblicato il 3 Settembre 2020 - 10:31 OLTRE 6 MESI FA
Silvio Berlusconi, invito in villa a "maledizione smeralda". Briatore nega ma è coda di paglia

Berlusconi, invito in villa a “maledizione smeralda”. Briatore nega ma è coda di paglia (Foto da video)

Berlusconi, invito, anzi inviti in villa alla “maledizione smeralda”.

Maledizione smeralda la chiama il Corriere della Sera ed ha ragione: lì, in Costa Smeralda (e non in tutta la Sardegna) uno stile di vita ha imposto, consigliato, teorizzato e gridato che solo i fessi e i cacasotto si difendevano dal virus. Gli altri, gli scaltri che sanno godersi la vita, potevano e dovevano dimostrarlo sotto la bandiera del “virus ha stufato”. 

VIRUS HA STUFATO

Virus, seppure c’è, ha stufato. Sono stati in tanti a cantare questa canzone, a ballare al suono di queste note in Costa Smeralda. Primo tra tutti il governo regionale che ha voluto tenere aperte le discoteche con l’ipocrita disposizione di “ballare distanziati di due metri”. Virus ha stufato, la canzone la cantava a squarciagola Flavio Briatore che dava per matti quelli che volevano chiudere discoteche e la cantavano i cosiddetti Vip dello spettacolo, della tv, del pallone. Tutti assuefatti da anni e anni alla vacanza in Costa Smeralda, talmente assuefatti da essere andati in una sorta di evidente e conclamata dipendenza dagli stessi luoghi, gli stessi gesti, le stesse abitudini: la partitella, i locali, gli aperitivi, le cene e tutti con tanta gente, niente mascherine e abbracciamoci che “virus ha stufato”.

FOCOLAIO COSTA SMERALDA, NON LA SARDEGNA

Hanno ragione molti in Sardegna: focolaio è stata ed è la Costa Smeralda, non la Sardegna tutta. Ed ha ragione nella sostanza se non  nelle proporzioni chi assegna all’agosto in Costa Smeralda la stessa natura di Atalanta-Valencia in inverno. Incoscienza, inconsapevolezza, incontinenza produssero tra gli spettatori di quella partita la moltiplicazione e diffusione del contagio. In Costa Smeralda, in agosto non solo incoscienza e incontinenza però, anche complicità. Sì, perché in inverno non si sapeva, non si era avvertiti. Ad agosto sì. In agosto non è stata solo movida, in agosto in Costa Smeralda la voglia di anti Stato, la libido dell’anti regola è stata più forte e ha avuto più adepti, consensi e militanti della voglia (se mai c’è stata) di non ammalarsi e non ammalare.

BERLUSCONI VITTIMA DELLA MALEDIZIONE SMERALDA

Berlusconi è stato una vittima di questa sub cultura del “virus ha stufato”. Ha aperto la sua villa agli amici, alla gente che praticava lo stile di vita vacanza senza virus. Ed è rimasto contagiato. Sua figlia Marina lo aveva tenuto protetto in quasi isolamento per cinque mesi nella villa in Francia a Valbonne. Marina lo controllava, poi è andata in vacanza. In vacanza è andato anche Silvio Berlusconi, purtroppo in Costa Smeralda. Ad 83 anni, un cancro alla prostata, un pace maker, una statuetta sulla testa, un intervento chirurgico al cuore e uno all’intestino, Berlusconi, pur asintomatico, non si appresta ad una passeggiata per smaltire il virus. Vittima della “maledizione smeralda” e della sua coazione all’ospitalità, stavolta non doveva invitare in villa.

BRIATORE NEGA, MA PRIMA GALLINA CHE CANTA…

Briatore nega, si affretta a negare possa essere stato lui a contagiare Berlusconi, nonostante foto con due ravvicinati e senza mascherina. Non è detto sia stato Briatore, però nessuno può attestare il contrario, tanto meno Briatore. Lo stesso Briatore che tanto si vergognava di aver contratto Covid da mascherarlo a lungo per il pubblico da prostatite (fa più maschio?). Briatore nega ma finisce col suo negare nel fare la parte della prima gallina che canta quando ci si domanda chi ha fatto l’uovo.

Come che sia, non è Briatore certo alla base della “maledizione smeralda”. Questa viene da uno stile di vita. Qual è: quello ad esempio che battezza una discoteca Billionaire, cioè Miliardario.  Lo stile di vita che consiglia e comanda di vestirsi, bere, farsi come se si fosse miliardari, convinti di esserlo per una notte o due se si sta vicini vicini ai miliardari. Lo stile di vita secondo il quale soldi danno l’immunità da tutto, dai bisogni, dalle leggi, dalle regole, dalla convivenza civile, dai virus. Vai per sentirti miliardario onnipotente e pluri gaudente e torni che pietisci o temi un tampone: è stata questa la “maledizione smeralda”. (Fonte: Corriere della Sera)