Bernardo Provenzano, i giudici: “41 bis non serve più, è gravemente malato”

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Marzo 2014 - 11:51 OLTRE 6 MESI FA
Bernardo Provenzano

Bernardo Provenzano

ROMA – Le Procure di Palermo, Firenze e Caltanissetta hanno espresso parere negativo alla proroga del carcere duro ( il 41 bis) per il boss di cosa nostra Bernardo Provenzano.

81 anni, Provenzano, ricoverato in ospedale a Parma, dal 2012 ha problemi neurologici e neurochirurgici che ne hanno compromesso, in gran parte, le funzioni intellettive. Questo almeno il parere delle perizie disposte dal Gup di Palermo Piergiorgio Morosini. L’estate scorsa Anna Maria Cancellieri aveva deciso di mantenere il regime duro nonostante il parere contrario espresso dalla Dna.
Le perizie fatte eseguire dal giudice Morosini dicono che è dubbia e intermittente la capacità di intendere e di volere dell’imputato, ma che non possa comunque stare “validamente in giudizio”. Per i pm il capomafia, gravemente malato e incapace di partecipare ai processi, non sarebbe in grado di comunicare con l’esterno.
 Giovanna Maggiani Chelli, presidente dell’associazione delle vittime fiorentine della strage di via de’ Georgofili del maggio ‘93, parla di possibile affronto per le persone fatte uccidere da Provenzano.
“Tuttavia – aggiunge Giovanna Maggiani Chelli – con grande sforzo cerchiamo di comprendere che la norma sul 41 bis, così come è scritta, non si presta a decisioni diverse per i procuratori che hanno dovuto pronunciarsi. Quindi, per questo chiediamo al ministro della Giustizia di intervenire subito, cambiando per decreto la norma, prima che sia troppo tardi, o ci troviamo costretti a manifestare il nostro disappunto in via dei Georgofili”.