Bertolaso: “Processi sommari come nel fascismo”

La Protezione civile «non è una cupola che distribuisce appalti o favori». Parole di Guido Bertolaso intervistato nel programma Reality di La7, in onda domenica alle 23.40. Sottolinea che bisognerà vedere come si concluderà l’inchiesta della procura di Firenze, perché «i processi sommari si facevano durante il fascismo».

E ribadisce di non aver preso soldi né dagli imprenditori né dai funzionari pubblici coinvolti nell’inchiesta e poi arrestati, e di non aver mai usufruito di prestazioni sessuali da parte di escort messe a disposizione dall’imprenditore Diego Anemone.

«Alla mia famiglia ho detto “voi mi conoscete e sapete che possibili passaggi di soldi non ce ne sono stati” – spiega -. E per quanto riguarda le prestazioni sessuali, mi sembra che le dichiarazioni rese dall’interessata confermino che si è trattato solo di massaggi». Sui presunti appalti e favori distribuiti dalla Protezione civile, Bertolaso li ha definiti «calunnie contro chi da otto anni lavora per il bene del paese. La verità è che abbiamo dato fastidio a qualcuno. All’opposizione, alla stampa e a diverse caste».

Quanto ai lavori all’Aquila, il sottosegretario ha ripetuto che «in molti mi hanno chiesto appalti, ma ogni appalto è passato per gare ufficiali e la commissione è stata presieduta dal prefetto Gabrielli, che è uomo al di sopra di ogni sospetto».

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