Biagio Chindamo ha perso gusto e olfatto per un pirata della strada: non lo risarciscono Biagio Chindamo ha perso gusto e olfatto per un pirata della strada: non lo risarciscono

Biagio Chindamo ha perso gusto e olfatto per un pirata della strada: non lo risarciscono

Biagio Chindamo ha perso gusto e olfatto per un pirata della strada: non lo risarciscono
Biagio Chindamo ha perso gusto e olfatto per un pirata della strada: non lo risarciscono

ROMA – Biagio Chindamo, 58 anni, non ha più il senso del gusto e dell’olfatto. Qualsiasi cosa mangi o provi ad odorare per lui è insapore. A rubargli i piaceri della vita, tre anni fa, è stata un’auto pirata che lo ha tamponato sulla via Emilia ad Anzola. Ma ad oggi nessuno vuole risarcirlo per la menomazione subita: non il pirata della strada, un tunisino introvabile che era alla guida senza patente di un’auto sotto sequestro e senza assicurazione. Non il Fondo per le Vittime della Strada che gli ha offerto la cifra risibile di 2 mila euro.

Lodovico Poletto sul quotidiano la Stampa ricostruisce la dinamica dell’incidente avvenuto un pomeriggio di novembre 2014:

Lui era fermo al bordo della carreggiata. Motore spento. Aspettava che un camion facesse manovra. Quell’auto gli è piombata alle spalle, gli ha distrutto la Lancia Musa e la vita. Biagio è finito in ospedale: fratture, lesioni varie e quella botta terribile che gli ha fatto perdere due sensi. Che non torneranno mai più, come gli hanno spiegato i medici che lo hanno seguito fino ad oggi.

[…] “Mi hanno spiegato che si sono tranciati alcuni nervi e che si sono ritirati. Non c’è niente da fare e non sono neanche operabile”.

Per ottenere un risarcimento ha chiesto aiuto al Fondo vittime della strada, gestito da diverse assicurazioni a seconda delle Regioni. In Emilia c’è la Unipol Sai:

“Abbiamo inviato tutta la documentazione medica, sanitaria e dell’incidente al Fondo – spiega Biagio alla Stampa – Abbiamo cercato di parlare con i liquidatori, ma nessuno ci ha mai risposto. Fino a quando mi hanno inviato un assegno di 2 mila euro”.

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