Bimba di 2 anni morta di Covid, non è bastato il volo militare per portarla a Roma

E’ morta di Covid al Bambin Gesù di Roma la bimba di due anni giunta gravissima da Catanzaro e trasportata da un C-130J dell’Aeronautica Militare atterrato a Ciampino. La piccola era stata giudicata in imminente pericolo di vita a causa di una grave insufficienza respiratoria. La paziente era ricoverata presso l’ospedale “Pugliese Ciaccio” di Catanzaro quando, a causa dell’aggravarsi delle condizioni cliniche, si è reso necessario l’immediato trasferimento al Bambino Gesù di Roma. 

La bimba, il Covid e il volo militare

La bimba sabato sera era arrivata all’ospedale romano “già intubata e in condizioni disperate, con insufficienza respiratoria e compromissione delle funzioni vitali”. Nonostante tutti i tentativi dei sanitari – comunica in una nota congiunta l’Unità di Crisi Covid della Regione Lazio e l’Ospedale pediatrico Bambino Gesù “la bambina è deceduta poche ore dopo l’arrivo in Ospedale”. “Ai familiari della bambina va il più profondo sentimento di cordoglio e vicinanza”, conclude la nota. “Sarai un angelo meraviglioso, nel giardino dei piccoli angeli”. Lo scrive in un post l’amministrazione e il sindaco di Mesoraca, comune in provincia di Crotone in Calabria, dove è residente la famiglia della piccola.

La morte della piccola e il lutto cittadino

Il sindaco il giorno dei funerali proclamerà il lutto cittadino del Comune dove vivono poco più di 6000 persone. “Quello di oggi è un messaggio che – si legge nel post – il Sindaco e l’Amministrazione Comunale non avrebbero mai voluto scrivere. Un messaggio che esprime la tristezza di un’intera Comunità che, nel giro di pochi giorni, ha visto volare in cielo tre care concittadine a causa del coronavirus. Il risveglio di stamattina poi, è stato ancora più tragico e lascia un intero paese scosso e distrutto. E’ volata in cielo una piccola creatura di appena due anni, bella, raggiante e dal sorriso meraviglioso. Il Sindaco, l’Amministrazione e l’intero Consiglio Comunale partecipano commossi ed increduli al dolore che ha colpito la famiglia”.

 

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