Reggio Emilia, bimba presa a pugni e a cinghiate. Indagata la mamma

E’ indagata per abuso di mezzi di correzione e lesioni personali aggravate una marocchina che l’altra sera avrebbe colpito più volte la figlioletta di sei anni anche a cinghiate, secondo quanto ha affermato il padre, perché la piccola si era fatta la pipì addosso. E’ accaduto a Reggio Emilia; la bimba è stata accompagnata per accertamenti al pronto soccorso dell’ospedale dal genitore, anch’egli marocchino, dopo l’intervento di una Volante della polizia, giunta su segnalazione di alcuni vicini che avevano sentito grida provenire dall’appartamento della famiglia.

L’uomo, all’arrivo degli agenti, ha sostenuto che la bimba era stata colpita più volte dalla madre con pugni e schiaffi al volto, ma anche con cinghiate nella parte bassa della schiena.

Un altro marocchino è stato arrestato dalla squadra Mobile, sempre a Reggio Emilia, per ripetute violenze sulla figlia, all’epoca dei fatti dodicenne. La condanna dell’uomo è divenuta esecutiva poiché la Cassazione ha respinto l’ultimo grado del suo ricorso contro i tre anni che è stato condannato a scontare. Le violenze subite tra le mura domestiche furono denunciate dalla stessa ragazzina in Questura e subito se ne occupò la Procura. Dopo il rinvio a giudizio, i tempi processuali furono lunghi, con condanne e appelli.

L’uomo – arrestato la notte scorsa – abita da anni a Reggio Emilia, dove é regolarmente domiciliato, è sposato con una marocchina e padre di un altro figlio più piccolo. Senza precedenti, lavora come operaio in un’azienda cittadina. Subito dopo la sua denuncia dei fatti, la bambina era stata allontanata dalla famiglia e affidata ai servizi sociali. La madre si è sempre proclamata ignara di ciò che avveniva  nell’abitazione.

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