Torino, bimba con tumore osseo: crescerà con un chiodo allungabile Torino, bimba con tumore osseo: crescerà con un chiodo allungabile

Torino, bimba con tumore osseo: crescerà con un chiodo allungabile nella caviglia

TORINO – Crescerà con un chiodo allungabile nella caviglia e l’osso nuovo di un donatore. Così un equipe di chirurghi torinesi e bolognesi salvato la vita e il piede ad una bimba di appena 9 anni, colpita da un rarissimo sarcoma osseo. 

L’intervento, per la prima volta al mondo, è stato eseguito da un team di chirurghi ortopedici della Città della Salute di Torino e del Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna. 

Grazie alla innovativa tecnica, il chiodo accompagnerà la crescita scheletrica della bimba, fino all’età adulta, senza che debba essere periodicamente sostituito. 

La piccola, già dimessa, potrà tornare a camminare, assicurano i medici. 

Dopo la diagnosi, spiega in una nota l’ospedale, la bambina è stata sottoposta a chemioterapia “presso il reparto di Oncoematologia pediatrica dell’ospedale Regina Margherita, e nei giorni scorsi è stata sottoposta all’intervento di asportazione del tumore e salvataggio della caviglia con ricostruzione con osso omoplastico da donatore e sintesi con un chiodo allungabile, in modo da permettere la regolare crescita dell’arto senza necessità di ulteriori interventi”.

La tecnica eseguita rappresenta “una assoluta novità in quanto il chiodo inserito per stabilizzare l’impianto permetterà nei prossimi anni anche la regolare crescita dell’arto permettendo l’allungamento al termine della maturazione scheletrica”, precisano gli specialisti.

“La chirurgia è stata pianificata nei minimi dettagli dalle due équipe di medici ed ingegneri nelle settimane precedenti”.

Un risultato ancor più sorprendente, perché raggiunto durante la pandemia da Covid-19. “Questo tipo di patologie – assicura l’ospedale – si sono svolte regolarmente e senza ritardi”. 

Italia all’avanguardia nella chirurgia pediatrica 

Il nostro Paese è da sempre all’avanguardia nel campo della chirurgia dei sarcomi ossei. Per questo è nato il progetto di Archivio multicentrico sulla chirurgia pediatrica dei tumori ossei con l’approvazione ed il supporto dell’Aieop (Associazione italiana di Ematologia e oncologia pediatrica). ancano vere e proprie Linee guida condivise a livello nazional

“Mancano delle Linee guida nazionali e le conoscenze sono comunque limitate data la rarità di queste patologie – sottolinea l’ospedale Città della Salute di Torino – Un archivio informatico che possa raccogliere su base nazionale i dati relativi al trattamento chirurgico di ogni paziente, con tutte le informazioni e caratteristiche del paziente stesso, la diagnosi, l’iter terapeutico, il follow-up e le eventuali ricadute, così da ottenere una visione completa del quadro clinico e monitorare l’evoluzione nel tempo di ciascun caso, rappresenta uno strumento essenziale per capire, oggi e in futuro, qual è la soluzione di cura migliore per ogni nuovo paziente”.

Al progetto hanno finora aderito, insieme alla Città della Salute di Torino ed al Rizzoli di Bologna, il Cto e l’ospedale Mayer di Firenze e l’Istituto Gaetano Pini di Milano. (Fonte: Ansa).

Gestione cookie