Bimba uccisa a Castel Volturno: “Ho tentato salvarla, era tardi”

CASTEL VOLTURNO (CASERTA) – ''Ho sentito
gridare il mio nome, poi qualcuno mi ha detto 'salvala salvala',
sono corso in strada ma quando sono arrivato era troppo tardi''.
Cosi' inizia il racconto della tragedia fornito da Giulio,
immigrato del Ghana, come Mary, la bimba di 7 anni morta dopo
essere stata gettata in un canale dei Regi Lagni di Castel
Volturno (Caserta) da un connazionale psichicamente instabile e
gia' noto nella zona.

Quando Giulio e' giunto sul luogo della tragedia, non ha
esitato a gettarsi nel canale per recuperare la bimba anche se
ormai era troppo tardi. Secondo una ricostruzione Osofu (l'assassino di Mary, ndr)
sarebbe entrato nella villetta color bianco sporco, di due
piani, che si trova su una delle tante traverse del Litorale
Domitio, nel Casertano, e ha strappato la ragazzina a una donna
cui il padre partito per l'Africa una settimana fa l'aveva
affidata.

Evidenti sono, davanti all'ingresso, tracce di sangue che
indicano il ferimento – dice Giulio – della piccola. ''Se l'e'
messa in spalla e l'ha portata via e nessuno ha fatto qualcosa
per bloccarlo'', grida Giulio che poi aggiunge ''tutti sapevano
in che stato era. Non fumava ne' si drogava, ma matto lo era di
sicuro. Spesso si metteva in mezzo alla strada a dirigere il
traffico. Quello li' non doveva essere libero, doveva essere
chiuso in qualche ospedale per le cure'', ribadisce gridando.

Per Giulio, della morte di Mary, e' colpevole ''chi non ha
saputo evitare che Osofu rimesse in strada. Tutti sapevano ma non
e' stato fatto niente''. Momenti di tensione si sono verificati poi tra le forze
dell'ordine e un gruppo di immigrati, quando il personale del
118 ha cercato di mettere la piccola Mary nell'ambulanza per
portarla via. In molti si sono opposti ma poi, alla fine, la
piccola e' stata portata via.

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