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Bimbi morti a Roma, le richieste di Alemanno “sorprendono” il Viminale

di Maria Elena Perrero |8 Febbraio 2011 19:48

ROMA – C’è ”sorpresa” al Viminale, per la lettera inviata oggi dal sindaco di Roma Gianni Alemanno e dal prefetto della Capitale, Giuseppe Pecoraro, al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, dopo la morte dei quattro bimbi rom.

Il sindaco chiede altri 30 milioni per l’emergenza nomadi, ma al ministero dell’Interno ricordano che il Viminale ha già stanziato complessivamente 60 milioni di euro per l’emergenza in cinque regioni (Lazio, Campania, Lombardia, Veneto e Piemonte). Al Lazio ne sono andati un terzo (20 milioni circa), ai quali vanno aggiunti altri 12 milioni concessi da Comune e Regione, per un totale di 32 milioni di euro.

La sorpresa al Viminale – oltre che per aver appreso della lettera dalla stampa – è data dal fatto che il piano nomadi di Roma è stato approvato e finanziato da tempo e nelle numerose riunioni svolte nei mesi successivi all’approvazione, dalla Capitale, fino a ieri, non era stata segnalata alcuna nuova esigenza.

La richiesta al ministero appare quindi ”immotivata” e, comunque, contenendo domande di deroghe importanti, come quelle ai vincoli archeologici, andrebbe girata a Palazzo Chigi. Il Piano nomadi, si fa notare sempre al Viminale, va attuato più velocemente, ma ciò compete al sindaco ed al prefetto, che è commissario straordinario. Il ministero è disponibile a contribuire con interventi di Protezione civile, come tende ed altre attrezzature ritenute necessarie.

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