Svolta nella vicenda del piccolo annegato a Torre del Greco, la mamma è in stato di fermo perché avrebbe confessato l’omicidio. La donna lo avrebbe fatto perché sarebbe stata convinta del fatto che il figlio soffrisse di problemi da ritardo mentale.
Aggiornato delle ore 17:31.
Torre del Greco, la donna ha confessato l’omicidio del figlio
Ha confessato l’omicidio la donna di 40 anni il cui figlio è morto annegato nelle acque antistanti località La Scala a Torre del Greco (Napoli). È quanto si apprende da fonti investigative, che sottolineano come la donna abbia sostanzialmente ammesso di avere contribuito alla morte del figlio nella convinzione che lo stesso soffrisse di ritardi mentali.
Torre del Greco, la donna è stata ritrovata con il bambino tra le braccia
A dare l’allarme, ieri sera è stato il marito della donna: è stato lui a segnalare alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa intorno alle ore 21. La donna, nella serata di ieri, è stata ritrovata in mare, sul litorale torrese, con il bambino tra le braccia.
Il marito aveva segnalato alle forze dell’ordine l’allontanamento da casa, insieme al figlio. Nonostante i tentativi di soccorso e rianimazione il bambino è stato dichiarato morto per annegamento.
La donna è stata condotta nella caserma dei Carabinieri dove è stata interrogata, alla presenza del difensore di fiducia, dal pubblico ministero della Procura di Torre Annunziata che, al termine dell’interrogatorio, ha emesso un decreto di fermo nei suoi confronti. L’indagata sarà condotta nella casa circondariale femminile di Pozzuoli.