Bimbo morì nella piscina di un agriturismo: condannato un sacerdote

Don Bruno Frediani, legale rappresentante della cooperativa La Ficaia che gestiva un agriturismo di Massarosa (Lucca), è stato condannato a sei mesi di reclusione, con sospensione della pena per omicidio colposo.

Il giudice lo ha riconosciuto colpevole per la morte di Zobar Velcu, un bimbo romeno di 3 anni che annegò nella piscina dell’agriturismo il 13 luglio di due anni fa.

Il pubblico ministero aveva chiesto l’assoluzione del sacerdote. Zobar si trovava all’agriturismo della Ficaia per una visita ai nonni quando finì in acqua. Un suo cuginetto si tuffò per salvarlo senza riuscirci.

Allarmato dalle urla, un dipendente accorse e recuperò il bimbo più grande senza sapere che in acqua c’era anche Zobar, il cui corpo coperto da un materassino.

A Don Bruno è stato contestato di gestire una piscina a uso pubblico in assenza dell’autorizzazione e con carenze strutturali visto che il bambino era caduto nella piscina nonostante l’impianto quella domenica fosse chiuso.

I giudici non hanno riconosciuto responsabilità per i genitori per i quali è stato disposto un risacimento. I legali di don Bruno Frediani hanno annunciato il ricorso in appello.

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