Per il bimbo morto annegato ieri a Santa Severa rischia di essere indagato anche l’assistente bagnante dello stabilimento Nuova Oasi Beach di Santa Severa. Come responsabile della sicurezza in mare, potrebbe finire anche lui, insieme alla babysitter, sotto alla lente d’ingrandimento degli inquirenti, un atto dovuto, per consentire le indagini e far luce sulla drammatica vicenda, che ha visto la scomparsa di Francesco M., di soli due anni.
Bimbo morto annegato a Santa Severa, la dinamica
Un bagnante, che si trovava in spiaggia a Santa Severa, ha raccontato a Fanpage la tragedia: “Lo stabilimento non era molto affollato, era martedì. L’acqua era completamente torbida, non si vedeva nulla. Abbiamo sentito delle urla all’improvviso, era la baby sitter che gridava ‘Dove sta Francesco, dove sta Francesco?’. Tutti ci siamo messi a cercarlo, guardando ovunque. Il bambino era sott’acqua, ad un metro e mezzo, due metri di profondità. A soccorrerlo è stato il proprietario dello stabilimento, che lo ha afferrato, tirato fuori dall’acqua e ha cercato di rianimarlo, praticandogli il massaggio cardiocircolatorio, purtroppo invanamente”.
Accertamenti su babysitter e assistente bagnante
La salma del piccolo è stata trasferita in obitorio e non è stata ancora riconsegnata alla famiglia, il corpicino è a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, per lo svolgimento dell’autopsia. I risultati degli esami autoptici serviranno chiarire le cause che hanno provocato il decesso e aiuteranno gli inquirenti ad accertare eventuali responsabilità a carico della babysitter alla quale i genitori di Francesco avevano affidato lui e suo fratello e dell’assistente bagnante di turno.
Babysitter era al cellulare
La Procura di Civitavecchia ha avviato un’inchiesta e i carabinieri di Santa Severa stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Sembrerebbe che la babysitter, 50 anni, si fosse allontanata per qualche minuto mentre parlava al cellulare e che per questo avesse lasciato da soli i due fratellini. Una volta tornata, non ha più trovato Francesco. Solo dopo diversi minuti, sul posto, è arrivata l’eliambulanza del 118, che ha trasportato il piccolo al Bambino Gesù di Palidoro: le manovre di rianimazione dei medici, durate circa mezz’ora, si sono rivelate vane.
La babysitter, come spiega il Corriere della Sera, è stata interrogata a lungo dai carabinieri di Santa Severa e di Civitavecchia. Si cerca anche di ricostruire a quale titolo i genitori di Francesco l’avessero ingaggiata, ma al momento la priorità è ricostruire con precisione la dinamica della tragedia. La 50enne rischia di essere accusata di omicidio colposo, ma sono in corso accertamenti anche sulle misure di sicurezza dello stabilimento balneare.