Blue Whale, allarme in Italia. Polizia Postale: “Rischio emulazione, ecco come funziona”

Blue Whale, allarme in Italia. Polizia Postale: "Rischio emulazione, ecco come funziona"
Blue Whale, allarme in Italia. Polizia Postale: “Rischio emulazione, ecco come funziona”

ROMA – Il fenomeno del Blue Whale diventa allarme anche in Italia. “Noi stiamo indagando ormai da tempo e posso dire che si tratta di un fenomeno cresciuto a dismisura. Esiste certamente, però stiamo cercando di scoprire in quali dimensioni e soprattutto con quali sistemi. Anche perché si tratta di un fenomeno emulativo e quindi ad altissimo rischio”. Così Nunzia Ciardi, direttore della Polizia Postale, intervistata dal Corriere della Sera, mette in guardia da Blue Whale, il ‘gioco’ via web che in Russia è stato collegato a 150 casi di suicidi tra ragazzi.

Ciardi spiega che la Polizia ha ricevuto circa 40 denunce e “abbiamo diversi casi da approfondire. Oltre al tentato suicidio di una ragazza a Pescara, abbiamo scoperto diverse conversazioni tra ragazze che lasciano presumere una dinamica identica a quella scoperta in Russia, anche se non abbiamo ancora riscontro che siano guidate da un ‘tutor'”, “facevano esplicito riferimento al ‘blue whale’ e per questo abbiamo contattato subito i genitori”.

La Polizia Postale ha ricostruito le modalità del ‘gioco’: “Con un hashtag su Facebook, una ‘chiave’ che evidenziava l’argomento. Poi partivano le disposizioni: tagliati le braccia, svegliati alle 4 di mattina e gira per casa, guarda un film dell’orrore, infliggiti un grande dolore, fatti una balena blu sul braccio. Era un crescendo per 50 giorni fino all’ordine finale: ucciditi”. “Spesso il disagio giovanile si salda con l’emulazione ed è su questo che bisogna porre la massima attenzione. È l’appello che rivolgiamo ai genitori, ai professori ma soprattutto ai ragazzi: attenzione a cogliere segni anche minimi di malessere, attenzione a manifestazioni di autolesionismo”, conclude.

Gestione cookie