(foto d'archivio Ansa) (foto d'archivio Ansa)

Boati Lombardia, il colonnello Floriani: “Quando il Boeing dell’Air France ha perso il contatto radio…”

(foto d'archivio Ansa)
(foto d’archivio Ansa)

ROMA – Il Colonnello Urbano Floriani (ufficio pubblica informazione Aeronautica Militare), intervistato a Radio Cusano, ha spiegato cosa è successo ieri dopo l’allarme, rivelatosi poi falso, dirottamento del Boeing dell’Air France sui cieli italiani:

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“Il velivolo francese aveva perso il contatto radio proprio mentre c’era un transito di competenza del Controllo –ha spiegato Floriani-. Ciò ha innescato la normale procedura a garanzia della sicurezza dei nostri cieli e dall’Aeronautica Militare sono stati fatti decollare due Eurofighter per intercettare il volo francese. I due velivoli, dato che era stato perso improvvisamente il contatto radio, hanno richiesto che si riducessero al minimo i tempi di intervento ed è per questo che hanno accelerato superando la barriera del suono. Ancorché la quota fosse elevata, le condizioni meteorologiche di vento e di temperatura hanno amplificato la propagazione dell’onda rendendola particolarmente udibile al suolo. Questo a testimoniare la prontezza e la reattività della coppia d’allarme del nostro sistema di difesa aerea. In questi casi si applica un protocollo standard. Se il velivolo ha perso il contatto radio possiamo immaginare che abbia un problema di comunicazione, allora ci sono dei segnali visivi. I velivoli di supporto si avvicinano, si fanno vedere dal comandante dell’aereo in difficoltà e con dei segnali visivi lo dirigono o lo aiutano a risolvere il problema stesso”.

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