Alla Bocconi feste di laurea “sorvegliate” da bodyguard

Ingressi sorvegliati per evitare cori, scherzi e docce di champagne e forse, anche un tetto massimo agli inviti. Dopo le lamentele ricevute per gli schiamazzi non graditi, la celebre Università Bocconi di Milano affronterà così “equipaggiata” le prossime feste di laurea celebrate nell’ateneo. Per il decoro della zona e soprattutto per l’università di via Sarfatti.

Servizio di sicurezza e bodyguard, dunque, per dichiarare guerra agli schiamazzi.Una volta erano bidelli a controllare le uscite ma dall’ultima sessione di laurea, la scorsa settimana, (951 esaminandi, per un totale di oltre 9 mila persone tra 29, 30 e 31 marzo), sono apparsi dei vigilantes decisamente diversi.

“Sembrano buttafuori da discoteca. Tutti vestiti di nero, senza cartellino”, dicono i ragazzi. Girano sempre in coppia, controllano i cortili e lasciano fuori ogni festeggiamento. “Le regole sono regole”, dicono seri i vigilantes. “Le feste fanno parte di una tradizione. Non possono vietarcele”, contestano i ragazzi, che vorrebbero cantare e brindare tutti insieme, caos incluso, e protestano: “Queste disposizioni ferree sono davvero eccessive”.

Di parere contrario l’ateneo: “Questa misura, che esiste da qualche anno, è nata per evitare situazioni di rischio”, dice il consigliere delegato dell’ateneo, Bruno Pavesi. “Meglio controllare e, soprattutto, prevenire”, spiega. “Magari contingentando le presenze di parenti e amici: “Ci stiamo pensando. Vorremmo trovare un sistema di distribuzione di biglietti per distribuire gli ingressi. Partecipa alla laurea solo chi si è prenotato”. “E’ un servizio di controllo, non di repressione, rimane comunque una festa per tutti”.

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