Bolletta Tares poco chiara, utente risarcito dopo ricorso

Bolletta Tares poco chiara, utente risarcito dopo ricorso
Foto d’archivio

REGGIO EMILIA – La bolletta della Tares è poco chiara: la richiesta di pagamento va quindi annullata e l’impresa che ha fatto ricorso deve essere risarcita. Con questa motivazione la Commissione tributaria provinciale di Reggio Emilia ha ordinato ad Iren di risarcire l’utente che aveva contestato una richiesta di pagamento da 385 euro relativa alla tassa comunale rifiuti del 2013.

Il ricorso fu presentato a inizio 2014 dal commercialista Daniele Grasselli con il supporto di Confconsumatori Reggio Emilia. La Commissione provinciale ha accolto le argomentazioni del ricorrente in due punti principali. Il primo deriva da una sentenza della Corte di Cassazione che stabilisce l’obbligo di inserire nella bolletta tutte le informazioni utili al cittadino “con quel grado di determinatezza ed intelligibilità idonei a consentire un esercizio non difficoltoso del diritto di difesa”.

Secondo la commissione tributaria, la richiesta di pagamento è motivata ma non contiene in modo esplicito le informazioni necessarie al cittadino per poter fare ricorso. Il secondo punto messo in luce dalla sentenza riguarda l’assenza in bolletta di una spiegazione su come il gestore “sia arrivato a quantificare l’importo Tares richiesto”. Per questi motivi, la richiesta di pagamento deve essere annullata e il ricorrente deve essere risarcito.

Gestione cookie