Bologna, celerini scrivono al questore: “Troppe botte alle manifestazioni, spostateci”

bologna1Hanno caschi, manganelli e scudi per difendersi. Le botte però sono «troppe» e gli agenti si sono stufati di prenderle durante le manifestazioni, così vorrebbero fare dietrofront e cambiare impiego.

Il sindacato di polizia Uil Ps si è rivolto direttamente alla Questura di Bologna: «Signor Questore, se le cose dovessero continuare ad andare avanti ancora in questo modo ci faccia la cortesia di chiedere al Dipartimento l’impiego di altri reparti mobili per gestire i servizi di ordine pubblico a Bologna, perché gli agenti del VII Reparto Mobile sono mortificati, umiliati e stanchi di essere trattati in questo modo».

La lettera porta la firma del segretario provinciale Francesco Pantano, lo stesso operatore del Reparto Mobile che era in piazza durante gli scontri con gli studenti che manifestavano contro la visita in città del ministro dell’Interno, Roberto Maroni.

Le proteste di lunedì sono finite in rissa tra gli agenti e i giovani in corteo: quattro poliziotti sono finiti in ospedale e a uno di loro è stata data una prognosi di venticinque giorni perché ustionato da un fumogeno. Secondo il sindacalista va rivoluzionata la strategia di gestione della piazza da parte della Questura che, a detta sua, dovrebbe chiamare altri uomini per l’ordine pubblico e non quelli che in teoria dovrebbero occuparsene di professione.

Pantano si rivolge direttamente al questore, Luigi Merolla e racconta la sua verità sulle dinamiche delle violenze di lunedì scorse: «Altro che manganellate! Quali cariche? I poliziotti hanno subito una vera e propria aggressione ingiustificata e forse prevedibile dopo i tanti episodi di violenza e intolleranza accaduti in altre circostanze: scontri a Piazza Verdi, 7 feriti, scontri al Rettorato, un’altra decina, e così via».

I poliziotti «sono stanchi di subir insulti, umiliazioni, mortificazioni e danni fisici. Chiediamo rispetto per la nostra dignità, siamo stufi e demotivati di operare in queste condizioni: forse è il caso, Signor Questore, di rivedere la politica dell’ordine pubblico a Bologna. Non si può permettere a manifestanti non pacifici di arrivare a contatto con gli operatori e lasciare che questi subiscano impassibili vili e violente aggressioni».

A Bologna la tensione sale anche in vista di un’altra manifestazione, convocata per venerdì alle 17 a Porta Castiglione dalle associazioni antagoniste gay. Contro il corteo, ribattezzato “Stranabologna” è intervenuto il responsabile del centro di destra Casapound, Massimiliano Mazzanti: per lui i neofascisti sarebbero l’obiettivo e la manifestazione va vietata.

Il questore Merolla però ha messo a tacere ogni tentativo di limitazione del corteo: «È un percorso che credo non sottoporremo ad alcuna prescrizione. Verrà seguito con appositi servizi come ogni manifestazione».

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