Bologna, ai genitori di Devid tolta la potestà sugli altri figli

Il tribunale dei Minori ha accolto il ricorso urgente della Procura dei Minori a tutela dei figli della madre di Devid Berghi, il piccolo morto dopo una grave crisi respiratoria a Bologna. Il Tribunale ha deciso di sospendere la potestà genitoriale, riguardo al gemellino di Devid, alla sorella di 18 mesi (figlia di un altro padre), e anche rispetto agli altri due figli avuti da precedente unione dalla donna e già dati in passato in affido.

E’ stato nominato tutore il Comune di Bologna, ed è stata stata aperta la procedura di adottabilità. I due bambini più piccoli sono ancora nella struttura protetta dove erano stati collocati dopo l’affidamento consensuale dei genitori. Uno dei motivi per cui con ogni probabilità la donna aveva rifiutato gli aiuti dai servizi sociali bolognesi era il timore di vedersi togliere, di nuovo, i propri figli. Adesso la procedura per la dichiarazione dell’adottabilità avrà tempi lunghi. Dovrà essere accertato se ne sussistano le condizioni. Verranno sentiti anche i genitori, che potranno dire la loro, assistiti ovviamente da un legale. E potranno, se l’istruttoria dovesse concludersi con la dichiarazione di adottabilità, fare ricorso in appello.

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