Bologna, inchiesta Civis: per i pm l'appalto fu cucito su Irisbus

BOLOGNA – Secondo i magistrati che indagano sulla vicenda della realizzazione del Civis, il tram a guida ottica che deve essere installato a Bologna, il processo che porto' alla realizzazione dell'appalto fu minato da accordi corruttivi, e in particolare per far vincere all'associazione temporanea di impresa Irisbus-Ccc la gara, il capitolato fu redatto in modo da indurre le altre ditte invitate (Bombardier, Lohr, Ganz-Ciro Menotti) non presentare l'offerta. In sostanza per gli inquirenti il membro del Cda di Atc Claudio Comani, d'intesa con l'allora sindaco Giorgio Guazzaloca, il direttore generale del Comune Enrico Biscaglia, l'allora presidente di Atc Maurizio Agostini e l'altro membro del cda Paolo Vestrucci (assieme a altri pubblici ufficiali che non sono ancora stati identificati) 'cuci'' il capitolato sul Civis, redigendolo addirittura in modo diverso rispetto al quello sottoposto a valutazione di impatto ambientale dalla Provincia, violandone le prescrizioni imposte e disattendendo le indicazioni fornite dall'assessorato ai trasporti provinciale. Fu dato un valore basso ai requisiti di espandibilita' e di capacita' del sistema di trasporto, per andare incontro alle caratteristiche del sistema prodotto da Irisbus (Gruppa Fiat), debole per gli inquirenti proprio sotto questi profili rispetto ai concorrenti. Altra modifica che ha destato l'attenzione dei pm (titolari dell'inchiesta sono il sostituto procuratore Antonello Gustapane e il procuratore aggiunto Valter Giovannini) e' quello di aver previsto nel capitolato il requisito della marcia autonoma al di fuori del percorso guidato sopra gli 80 chilometri orari e una linea aerea di contatto di tipo bifilare, tipica dei filobus. Requisiti che, per l'accusa al momento della redazione del capitolato era in possesso il solo sistema del Civis. Tra le altre cose Agostini e Comani, d'intesa con Vestrucci Guazzaloca e Biscaglia (sono tutti accusati di corruzione), e pubblici ufficiali da identificare, hanno, per gli inquirenti, anche attestato falsamente al cda di Atc che la commissione giudicatrice di gara aveva dato un punteggio di 752 all'unico partecipante alla gara, quando invece era di 452,552 su complessivi 730. .

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