Bologna, maestra d'asilo arrestata mentre schiaffeggia un bambino. Ma il Gip: "Solo tre schiaffi in 15 giorni" Bologna, maestra d'asilo arrestata mentre schiaffeggia un bambino. Ma il Gip: "Solo tre schiaffi in 15 giorni"

Bologna, maestra d’asilo arrestata mentre schiaffeggia un bambino. Ma il Gip: “Solo tre schiaffi in 15 giorni”

L’hanno colta in fragranza mentre stava schiaffeggiando un bambino. Per questo una maestra d’asilo è stata arrestata a Bologna per maltrattamenti su minori. Ma il Gip, pur convalidando l’arresto, contesta le accuse: “Solo tre schiaffi in 15 giorni”.

La donna, italiana, incensurata e dipendente comunale, è finita in manette nel corso di un’indagine svolta anche con intercettazioni ambientali che i carabinieri hanno fatto nella scuola per accertare i metodi educativi ritenuti sospetti dell’insegnante.

Gli episodi documentati dai carabinieri della compagnia Bologna Centro, erano diventati talmente preoccupanti che martedì pomeriggio i militari hanno deciso di intervenire d’urgenza nella scuola per fermare la donna.

Dopo la convalida dell’arresto da parte del Gip, è stata rimessa in libertà, senza l’adozione di misure cautelari personali che erano state richieste dalla Procura. 

Maestra d’asilo arrestata, le intercettazioni audio-video

La mattina del 19 gennaio, secondo l’accusa, la maestra avrebbe afferrato per un braccio una bambina di 3 anni, sollevandola da terra e trascinandola fino a farla cadere, e in seguito l’avrebbe spinta con vigore contro una cassettiera, sulla quale pretendeva che si sedesse.

E’ uno degli episodi documentati nelle intercettazioni audio-video svolte nella scuola materna dell’infanzia Manzini di Bologna, dove era in servizio la maestra.

Il 29 gennaio, sempre secondo le accuse, a un altro alunno della stessa età che era seduto scomposto con un braccio a penzoloni, la donna avrebbe sferrato un calcio al braccio destro, per indurlo a sedersi correttamente.

Gli episodi sono descritti nell’ordinanza con cui il Gip di Bologna, pur convalidando l’arresto, ha rigettato la richiesta di misure cautelari per l’insegnante ritenendo che non si configuri il reato di maltrattamenti contestato.

Nei verbali delle intercettazioni ci sarebbero anche urla e frequenti rimproveri a voce alta rivolti ai bambini. In un’occasione la maestra avrebbe pronunciato una bestemmia, imprecando mentre sgridava una alunna di 3 anni che si stava allontanando da tavola durante il pranzo. A un’altra ha urlato: “Mamma mia, ti do un pugno!”. 

Maestra arrestata, le contestazioni del Gip

“Nel periodo di osservazione di circa 15 giorni, l’indagata ha sferrato soltanto tre schiaffi punitivi nei confronti di tre diversi alunni. Occorre pertanto concludere che non si è in presenza della condotta tipica del reato di maltrattamenti”, ha scritto il Gip di Bologna Letizio Magliaro nell’ordinanza con cui ha rigettato la richiesta di misure cautelari per la maestra.

Nella stessa ordinanza si precisa che questo reato “implica un comportamento che si protrae nel tempo e si manifesta con una pluralità di episodi”.

Il giudice ha comunque convalidato l’arresto in flagranza, ritenendo legittimo l’intervento dei militari dopo che, attraverso le intercettazioni ambientali, avevano visto la maestra colpire un bambino “violentemente con uno schiaffo alla nuca assestato con il palmo aperto della mano destra, per poi afferrarlo’per un braccio sollevandolo da terra fino a farlo cadere prono sul pavimento”.

Per il gip il comportamento di questa insegnante è “censurabile sotto il profilo educativo”, ma si tratta di un tema che “riguarda le capacità pedagogiche e professionali dell’indagata e deve trovare le contromisure necessarie da parte dell’autorità scolastica”. 

Maestra arrestata, il Comune di Bologna la sospende

La maestra arrestata a Bologna è stata sospesa dal Comune di Bologna, di cui è dipendente, “non farà ritorno a scuola finché non saranno accertati i fatti”. Lo fa sapere la stessa amministrazione, secondo la quale “i presunti maltrattamenti verso i bambini sono da condannare sempre, senza se e senza ma”.

Il Comune di Bologna “conferma piena fiducia nel lavoro degli inquirenti e nel contempo dichiara che gli uffici comunali hanno già assunto i provvedimenti necessari”.

“L’Amministrazione comunale assicura che metterà in campo tutto l’impegno necessario per sostenere la scuola interessata e le famiglie che la frequentano per garantire una prosecuzione dell’anno scolastico in un clima sereno per i bambini”. 

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