Bologna, alle medie Besta classe di soli stranieri che non parlano italiano

Bologna, alle medie Besta classe di soli stranieri che non parlano italiano

BOLOGNA – Una classe di soli bambini stranieri che non parlano italiano: è la “prima A sperimentale” della scuola media Besta di Bologna. Una classe criticata dal Consiglio di istituto della scuola. Ma criticata anche dai genitori del Gruppo di Lavoro dell’Assemblea Genitori ed Insegnanti delle scuole di Bologna e provincia, e dai politici, come Sandra Zampa, del Pd. A difenderla c’è invece il Pdl, che si schiera con la scelta del dirigente scolastico Emilio Porcaro. 

I dubbi posti dal Consiglio di istituto riguardano la possibilità per gli studenti di imparare qualcosa. Nel mirino è invece la scelta di separare gli alunni stranieri da quelli italiani, rendendo la prima A sperimentale una sorta di ghetto. 

Altri i punti critici per i genitori: la classe e composta da alunni di nazionalità ed età diverse, dagli 11 ai 15 anni. Alcuni alunni potranno arrivare e altri passare in altre classi. Per i genitori gli allievi stranieri non parleranno in aula con altri italiani e avranno come unico riferimento per quella lingua solo l’insegnante, “annullando tutte le potenzialità dell’educazione alla pari”.

Anche per Zampa, deputata del Pd e vicepresidente della commissione Infanzia e Adolescenza, una classe di soli alunni stranieri, una classe ponte, come quella creata alle scuole medie Besta di Bologna “è un assurdo” e quei bambini “vanno reintegrati nelle classi con gli altri alunni”.