BOLOGNA, 19 LUG – ''L'intervista a Marco Di Vaio e' gia' stata acquisita nel fascicolo''. A dirlo il Procuratore aggiunto di Bologna Valter Giovannini che indaga sui pass auto (pass di residente temporaneo in centro e targhe legate a pass invalidi) ottenuti irregolarmente, utilizzati dai giocatori rossoblu' e che ha gia' portato sul registro degli indagati i nomi di nove calciatori e anche di quattro compagne e mogli dei giocatori.
Nell'intervista di inizio ritiro Di Vaio, ieri ad Andalo, ha detto che sulla vicenda pass le responsabilita' sono dei giocatori, di Marilena Molinari (l'invalida 'tuttofare', indagata pure lei, che aiutava i giocatori, ndr) e anche della societa': ''Noi ad affidarci a Marilena, lei a non spiegarci in che modo ci metteva a disposizione i permessi e la societa' a dare il suo benestare. Marilena stava a Casteldebole con il placet della societa'''. ''Non sono previste audizioni a breve'', ha spiegato Giovannini. L'impressione e' che gli inquirenti abbiano intenzione di evitare di creare tensioni nel ritiro, ma che l'indagine – in pratica – riparta da zero per ricostruire la trama dei rapporti e quale e' stato il ruolo della societa' rossoblu'. Comunque, al di la' delle dichiarazioni ufficiali, a breve gli inquirenti potrebbero sentire Stefano Pedrelli, ex segretario e ex direttore generale del Bologna (si e' dimesso nei giorni scorsi dopo aver commesso un clamoroso errore nel compilare l'offerta per il cartellino di Viviano), che secondo alcuni avrebbe indirizzato i giocatori a Marilena.
Peraltro il difensore della Molinari, avv.Gabriele Giorgi, in una dichiarazione afferma che ''ove le dichiarazioni virgolettate apparse sulla stampa corrispondessero a reali affermazioni rese da terzi, la mia assistita si riserva ogni piu' ampia tutele in tute le sedi competenti, ivi inclusa quella penale''. Il legale, inoltre, chiede ''con il piu' doveroso rispetto verso la Procura, la stretta e rigorosa osservanza del segreto istruttorio''.