Bologna, il processo “concorsopoli” slitta per lo spostamento di sede del tribunale

Pubblicato il 22 Settembre 2010 - 19:12 OLTRE 6 MESI FA

Lo spostamento di sede del Tribunale di Bologna ha provocato un ulteriore slittamento verso le prescrizione del cosiddetto processo di ‘concorsopoli’, relativo appunto ai concorsi di medicina in varie universita’ (Bologna, Brescia e Verona) finiti nel mirino della Procura del capoluogo emiliano nell’ipotesi che siano stati ‘pilotati’ con vincitori decisi a tavolino.

Dopo il rinvio a giudizio di inzio anno, in cui comunque era già cadute quasi completamente le accuse di corruzione nei rapporti tra case farmaceutiche e medici e si era ridotto il numero degli imputati per i concorsi (su 26 posizioni c’erano stati 13 proscioglimenti), mercoledì 22 settembre era stata fissata la prima udienza davanti al Tribunale in cui dovevano essere trattate e le eccezioni e le questioni preliminari.

La citazione degli imputati, fatta a gennaio, indicava il Tribunale in via Garibaldi. Ma da settembre le udienze penali si fanno nella nuova sede del Tribunale in via Farini. Così l’avvocato Guido Magnisi, che difende il professor Roberto Corinaldesi  ha sollevato la questione chiedendo la nullità del rinvio a giudizio.

Alla richiesta si sono associati tutti gli altri difensori. Magnisi, tra l’altro, ha ricordato, documentando con foto, che nella vecchia sede di via Garibaldi (dove si fanno ancora le udienze civili) non c’era nemmeno un cartello a indicare lo spostamento.

Il collegio presieduto dal giudice Michele Leoni ha respinto la nullita’ del decreto, ricordando che al momento del rinvio a giudizio non c’era ancora la data del trasloco. Non solo: secondo il collegio  il trasloco e’ stato ampiamente pubblicizzato dalla stampa e  il fatto che sia  già avvenuto è noto a tutto il foro distrettuale. Astrattamente però – hanno sottolineato i giudici – è possibile che qualche imputato non lo sapesse e per questo e’ stata rinviato l’udienza al 23 novembre, facendo fare nuove citazioni e cancellando le dichiarazioni di contumacia degli imputati che nell’udienza del 22 settembre erano quasi tutti assenti.