Bologna: un sacerdote è accusato di violenze su minore da una famiglia rom. Il prete nega tutto

Pubblicato il 7 Giugno 2010 - 10:46 OLTRE 6 MESI FA

Un sacerdote bolognese è stato accusato da una famiglia rom di aver abusato del proprio figlio. La prova della violenza sarebbe contenuta in un video realizzato con un telefonino dove il ragazzo e il sacerdote sono ripresti durante un rapporto orale. Il prete ha negato ogni coinvolgimento e ha deciso di raccontare la sua verità all’edizione bolognese di Repubblica. La storia è iniziata nel momento in cui la famiglia ha iniziato a chiedere soldi al sacerdote. «Aiuto tanta gente – ha detto – e la stessa cosa ho fatto con quel ragazzo e la sua famiglia. Venivano da me a chiedere l’elemosina e quando potevo gli davo due o cinque euro, ma li ho visti sempre e solo in chiesa. Un giorno i genitori mi hanno detto che il ragazzo doveva operarsi a causa di un problema alle parti intime e gli servivano duemila euro. Ho chiesto aiuto ai miei fedeli e ho raccolto il denaro consegnandolo in contanti al padre. Poi, però, ne volevano altri, dicevano che avevo fatto male al ragazzo e allora a questo punto sono andato in Questura».

Il sacerdote ha negato gli abusi e ha dichiarato che le minacce sono continuate. «Non smettevano più di minacciarmi sia al telefono che di persona. Sono arrivati addirittura a lasciare un biglietto sotto la tovaglia dell’altare su cui c’era scritto: “Devi darci 5 mila euro altrimenti diciamo tutto al Vaticano”. Io sono la vittima, non il carnefice». La polizia ha ora sequestrato il filmato della presunta violenza. «Il padre del ragazzo – ha detto il religioso – mi ha fatto vedere un fotogramma in cui appare la mia faccia. Probabilmente me l’hanno scattato di nascosto e poi hanno montato il filmato. Il sacrestano della mia chiesa è romeno e lui per primo mi ha detto che usano questi trucchi per ricattare la gente».

Il sacerdote sarà trasferito dopo l’estate, precisando però che la Curia bolognese aveva preso questa decisione molto tempo fa.