Bologna, tenta il suicidio in tangenziale: salvato dalla penitenziaria

BOLOGNA, 8 MAR – ''La polizia penitenziaria ha salvato la vita alla persona che questo pomeriggio stava tentando il suicidio sulla tangenziale di Bologna. Chiediamo al Capo del Dipartimento di premiare gli uomini della penitenziaria che sono intervenuti sul posto, dimostrando professionalita' e alto senso del dovere''. Lo ha spiegato in serata Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del sindacato Sappe, che ha ricostruito le fasi della vicenda.

''Si tratta – ha detto Durante – di un giovane che questa mattina si era presentato al carcere bolognese della Dozza e aveva detto di voler restare in carcere, perche' temeva per la sua incolumita', essendo parente di un collaboratore di giustizia. Dopo i controlli fatti dalla polizia penitenziaria era emerso che l'uomo non aveva titolo per restare in carcere, non avendo commesso alcun reato. Del fatto erano state informate sia la magistratura, sia i carabinieri. Nonostante cio' l'uomo aveva deciso di andare via''. ''Nel pomeriggio, verso le 16.30, il comandante della Penitenziaria – ha aggiunto il dirigente del Sappe – e' stato informato che la persona era salita sulla barriera della tangenziale, all'altezza dell'uscita 7, e minacciava di buttarsi giu' dal cavalcavia, se qualcuno si fosse avvicinato. Il comandante della polizia penitenziaria, Roberto Di Caterino, insieme ad un sovrintendente che nel corso della mattinata era riuscito a dialogare con l'uomo, si e' recato sul posto, dove c'erano pattuglie di polizia e carabinieri. Il sovrintendente della Penitenziaria e' riuscito a dialogare con l'uomo e a farlo ragionare, tant'e' che dopo alcuni minuti lo stesso ha deciso di scendere. Grazie all'intervento della polizia penitenziaria – ha concluso Durante – e' stata evitata una tragedia''.

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