Bolzano, i bimbi rapiti dal padre tunisino sono tornati a casa: restituiti alla mamma Rosa Mezzina Bolzano, i bimbi rapiti dal padre tunisino sono tornati a casa: restituiti alla mamma Rosa Mezzina

Bolzano, i bimbi rapiti dal padre tunisino sono tornati a casa: restituiti alla mamma Rosa Mezzina

Bolzano, i bimbi rapiti dal padre tunisino sono tornati a casa: restituiti alla mamma Rosa Mezzina
Bolzano, i bimbi rapiti dal padre tunisino sono tornati a casa: restituiti alla mamma Rosa Mezzina

GENOVA – Hanno riabbracciato la loro mamma i piccoli Yassine e Yasmine, di 4 e 2 anni, che ad aprile scorso erano stati sottratti dal loro padre Jamel Methenni e portati in Tunisia.  [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,-Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] I carabinieri di Bolzano hanno riconsegnato alla madre bolzanina Rosa Mezzina i due bimbi.

L’operazione ha avuto luogo a Genova in collaborazione con il ministero degli Esteri e l’Interpol. I bimbi sono stati presi in consegna da due donne carabiniere e accompagnati presso una stazione dei carabinieri di Genova, dove ad attenderli c’erano la madre e i nonni. Stanno bene e presto torneranno a casa scortati dai militari.

L’incubo di mamma Rosa era iniziato domenica 22 aprile, quando, tornando a casa dal lavoro, aveva trovato l’appartamento stranamente silenzioso. Nessuno schiamazzo, nessun gridolino dei suoi amati bimbi, che di solito animavano la casa. Da tempo le cose non andavano bene con il marito, Jamel Methenni, di 33 anni. In procinto di separarsi dalla moglie, l’uomo aveva pensato di ritornare a casa, in Tunisia, e farsi aiutare a crescere i suoi bimbi dalla sua famiglia di origine.

Così ha preso il suo furgone, raccolto alcuni indumenti, caricato in macchina i suoi due bambini ed è partito. Jamel viaggiava però senza i passaporti dei due piccoli, così almeno pensava la madre, perché li aveva nascosti in un posto sicuro. La donna però non sapeva che Jamel pochi giorni prima della fuga aveva chiesto e ottenuto due passaporti al Consolato tunisino di Milano. Per le autorità tunisine è infatti sufficiente la richiesta di un genitore e non di entrambi, come invece in Italia e molti altri paesi.

Poi, tre giorni dopo l’uomo ha prelevato i bambini nell’appartamento di famiglia e ha fatto perdere le sue tracce, fino al 28 aprile, quando ha chiamato sua moglie dalla Tunisia. Rosa, distrutta dal dolore, ha lanciato nelle scorse settimane più appelli al marito.

Le autorità italiane non svelano i retroscena che hanno permesso il ritorno dei bimbi in Italia. Per fortuna però la vicenda dei piccoli Methenni si è conclusa felicemente grazie all’opera della Farnesina che, lavorando con l’ambasciata d’Italia a Tunisi e le autorità tunisine, ha seguito fin dall’inizio il caso con la massima attenzione, prestando ogni possibile assistenza alla madre dei bambini.

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