ROMA – 800 euro per un pranzo al ristorante Laurin, 500 per un binocolo regalato al governatore Florian Mussner, altri soldi pubblici per pagare l’Ici di casa, la Tarsu, il bollo auto, il canone Rai, biglietti aerei, medicinali, la patente da caccia, i proiettili, il matrimonio del figlio… Queste, secondo gli inquirenti, alcune delle “sperse allegre” che il presidente della provincia autonoma di Bolzano, Luis Durnwalder, avrebbe fatto con i finanziamenti pubblici. Una lunga lista che riguarda gli ultimi dieci anni (dal 2002) che il magistrato della Corte dei Conti ha spedito al procuratore di Bolzano Guido Rispoli, che ha quindi aperto un procedimento penale per peculato nei confronti di Durnwalder, leader della Südtiroler Volkspartei. Che dunque è indagato.
Secondo quanto riporta Il Corriere della Sera, gli inquirenti sospettano che Durnwalder abbia speso una parte dei 72mila euro all’anno che vanno alla provincia di Bolzano, per spese personali. Sempre il Corriere sostiene che Durnwalder, detto “Durni”, passeggiasse per Bolzano anticipando soldi a mano per la banda musicale, per il banchetto, per il disoccupato…
Si legge: “Durni”, come viene chiamato dalla minoranza italiana, mette la mano in tasca e anticipa del suo: “Tieni qua 2-3-400 euro” per la banda, per il banchetto, per il disoccupato, per questo e per quello. Che fa tanta simpatia e magari porta anche qualche voto. Ecco, a fine mese il presidente prende un foglio di carta e scrive tutto in una sorta di autocertificazione di “spese istituzionali” che vanno a compensare quelle private.
Insomma il sospetto è che Durnwalder usasse i soldi del Fondo anche per spese private, rendicontandole poi come ufficiali. Un po’ la stessa accusa che viene mossa a Franco Fiorito e che nel Lazio ha fatto cadere la Giunta Polverini.
Sul Corriere della Sera si legge ancora: Chissà come la prenderà Florian Mussner, assessore alla rigorosa cultura ladina, quando gli diranno che quel binocolo da 500 euro ricevuto in regalo per il suo compleanno dall’amico e governatore Luis Durnwalder è stato forse pagato con i soldi pubblici del Fondo riservato della provincia di Bolzano. Lo sospettano gli inquirenti altoatesini, come sospettano che dallo stesso fondo di 72mila euro annui siano usciti gli 800 spesi dal Landeshauptmann, cioè il presidente della provincia autonoma bolzanina, per un pranzo al rinomato ristorante Laurin. Oltre a quelli, ma qui va fatto un distinguo, usati per pagare le imposte personali come l’Ici, la tassa sui rifiuti, quella sulle acque reflue e i canoni tivù, i biglietti aerei per se e per la compagna, i medicinali, il rinnovo della patente di caccia, l’acquisto delle pallottole e tutto il necessaire per l’automobile, dall’assicurazione al bollo al cambio gomme. Per finire con un must di famiglia: le spese nuziali del figlio primogenito Hannes.
Il Corriere spiega che Durnwalder poteva tranquillamente agire così, secondo un modello che viene descritto come “costume locale“, in quanto il rendiconto delle spese della provincia di Bolzano non è molto chiaro:
Ci sono i prelievi dal fondo giustificati dalle ricevute di pagamento e attribuiti talvolta arditamente dal governatore alla sua attività istituzionale (scontrini di pranzi, cene, regali come quello a Mussner, frutta, tè, colazioni, fazzoletti ecc); ci sono le spese “private” pagate con la cassa del fondo attraverso la segretaria (tasse, macchina, caccia, matrimonio ecc); e ci sono quelle senza alcun giustificativo contabile, sostenute brevi manu dal presidente a titolo di mance per le sue partecipazioni a cerimonie, feste, inaugurazioni, tipo quella a un’associazione di San Paolo o al ballo della maturità del liceo.