Bonus Cultura, i negozianti furbetti che al posto dei libri vendono… cellulari

Bonus Cultura, i negozianti furbetti che al posto dei libri vendono... cellulari
Bonus Cultura, i negozianti furbetti che al posto dei libri vendono… cellulari

ROMA – Cellulari acquistati con i 500 euro del bonus cultura. Soldi e bonus che ricordiamo, sono destinati ai libri. È quello che accade in alcuni negozi dove i commercianti furbetti truffano il ministero con fatture false.

L’episodio più frequente è che il negoziante, dopo la richiesta di informazioni del ragazzo, gli proponga un acquisto “alternativo”: un cellulare o altri prodotti non previsti dalla norma. Sono compresi, infatti, libri, biglietti per cinema e teatro, musica registrata, abbonamenti a riviste. “Striscia la notizia” ha smascherato una serie di furbetti, che si sono giustificati spiegando: “Con i ragazzi ci siamo capiti male, noi non vendiamo altri prodotti che non siano previsti dalla legge”.

Dal 7 gennaio 2019 i ragazzi che hanno compiuto 18 anni nell’anno 2018 potranno registrarsi sul portale 18app per richiedere il Bonus Cultura. La carta potrà essere utilizzata fino al 31 dicembre 2019 per comprare attività o beni che troverete indicati sulla piattaforma specifica di 18app. Lo scopo di questo Bonus Cultura per il Ministero per i beni e le attività culturali della Presidenza del Consiglio dei Ministri è quello di promuovere la cultura e regalare ai giovani un buono da 500 euro da spendere in musica, concerti, eventi, cinema, libri, musei, monumenti, teatro, danza corsi di lingua straniera… I ragazzi hanno tempo fino al 30 giugno 2019 per registrarsi sul portale 18app e fino al 31 dicembre 2019 per spendere il bonus cultura.

 

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