Borgo Flora (Cisterna di Latina): accoltellate in casa madre e figlia

LATINA – Probabilmente vittime di un caso di omicidio-suicidio, due donne, Francesca Di Grazia e Martina Incocciati, madre e figlia, di 55 e 19 anni, sono stati trovate morte per una serie di coltellate in un appartamento di Borgo Flora, frazione di Cisterna (Latina), nella zona che fu oggetto della bonifica delle Paludi pontine realizzata da Benito Mussolini.

Il corpo della figlia in cucina, quello della mamma in camera da letto. Una aveva ferite profonde in diverse parti del corpo, l’altra è stata trovata stesa sul pavimento supina con il coltello ancora conficcato nell’addome.

Le donne vivevano di lavori saltuari e avevano preso in affitto da alcuni mesi l’appartamento al primo piano di via dei Bonificatori. La madre era separata dal marito, che sembra viva all’estero per lavoro. L’allarme è stato lanciato poco dopo le 21.

I carabinieri hanno ascoltato alcuni vicini di casa che hanno riferito di aver sentito diverse urla provenire dall’appartamento dovute ad un litigio tra le due donne. In casa non ci sono segni di effrazione. Proprio sulla base di questi elementi l’ipotesi più plausibile è quella dell’ omicidio-suicidio.

Spetterà ai carabinieri del Ris cercare di fare luce. Ulteriori accertamenti sono stati disposti sui corpi delle due donne, rinvenuti al civico 5 di piazzale dei Bonificatori intorno alle 21 dai vigili del fuoco intervenuti dietro segnalazione di alcuni vicini preoccupati perché nonostante la loro auto fosse parcheggiata sotto casa le donne non rispondevano al telefono da ore. Al loro arrivo i vigili del fuoco hanno trovato una scena agghiacciante: un corpo immerso in una pozza di sangue in cucina e un altro nella camera da letto.

La prima ipotesi è che entrambe le vittime siano state sgozzate e le piste seguite sono due: omicidio-suicidio o rapina in casa. Nel corso delle ore tuttavia non sarebbe stata esclusa dai carabinieri e dal pm della Procura di Latina Giuseppe Miliano anche la pista di un duplice omicidio legato ad un terzo movente tutto da chiarire, tanto che i corpi non sono stati rimossi proprio per consentire al Ris di lavorare in un ambiente non contaminato da fattori esterni.

Le vittime – madre e figlia di 55 e 18 anni – vivevano in quell’appartamento da qualche mese dopo averne girati altri sempre alla ricerca di un affitto basso visto che erano entrambi senza lavoro e che la 55enne non poteva contare sul sostegno dell’ex marito trasferitosi all’estero dopo la separazione.

Sul luogo del delitto sarebbe stato rinvenuto un coltello sporco di sangue anche se i carabinieri hanno cercato ulteriori indizi anche nei cassonetti intorno al condominio di borgo Flora (un’area rurale tra Cisterna e Latina). Il pm Miliano all’uscita dall’appartamento (preceduto dal medico legale Saverio Potenza) ha comunque ribadito che tutte le piste sono aperte e che non ci sono indizi che, almeno fino alla tarda serata, consentano di delineare un quadro chiaro e definitivo. Le donne non erano comunque molto conosciute e nella serata di venerdì 5 aprile – l’ipotesi è che siano morte forse la sera prima della scoperta dei cadaveri – alcuni vicini hanno riferito di aver sentito qualche schiamazzo dovuto forse ad un litigio. Nulla lasciava comunque presagire il tragico epilogo.

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