Rita Borsellino: “Oggi è peggio del ’92, possibile un’altra stagione di stragi”

Rita Borsellino

E’ un giudizio amaro quello di Rita Borsellino, la sorella di Paolo, il magistrato ucciso dalla mafia. ”Oggi è peggio del ’92, perchè allora avevamo le idee più chiare o almeno pensavamo di averle. Oggi, sappiamo che chi consideravamo nostro alleato nella guerra alla mafia era dall’altra parte della barricata. Sappiamo che c’è un livello istituzionale che ha tramato contro Falcone e Borsellino e che in questi 18 anni ha sviato con le menzogne le indagini sulle stragi. La strada verso la verità0 e la giustizia è molto più impervia”.

Rita Borsellino, eurodeputata e presidente del movimento politico Un’altra Storia, ha parlato alla presentazione delle iniziative di ”Palermo non dimentica. 18 anni dopo”, promosse da Itaca e Un’altra Storia per ricordare il 18esimo anniversario della strage di via Mariano D’Amelio, a Palermo il 19 luglio ’92, in cui furono uccisi con un’ autobomba il procuratore aggiunto Paolo Borsellino e gli agenti della polizia di Stato che lo proteggevano: Emanuela Loi, Agostino Catalano,Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina.

”La presenza – ha aggiunto – di Martin Schulz domani a Palermo significa aprire un dibattito politico, i tempi sono maturi e visto che siamo in Europa, è importante legare ciò che l’Europa ha fatto e potrà fare contro le mafie”. Per il fratello di Paolo Borsellino, Salvatore, ”finalmente ci sono dei magistrati coraggiosi alla procura di Caltanisetatta, di Palermo e Firenze che stanno indagando senza remore per togliere quel pesante velo che finora ha coperto le vere responsabilità di quella strage”.

”Potrebbe esserci un’altra stagione di stragi – ha proseguito – per questa ragione il movimento delle agende rosse si è costituito in comitato di scorta civica a tutela dei magistrati per dimostrare loro la vicinanza e il sostegno dell’opinione pubblica. Spero che le istituzioni, di cui ho grande rispetto, non si limitino a deporre corone di fiori in via D’Amelio in occasione dell’anniversario, se così è, allora che le mettano sulla tomba di Mangano che ritengono loro eroe”.

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