Bpm, i pm: "Ponzellini e Cannalire restino in carcere"

MILANO, 5 GIU – La procura di Milano ha dato parere negativo alla richiesta di revoca degli arresti domiciliari per ottenere una misura meno afflittiva presentata al Gip Cristina Di Censo, non solo dall'ex presidente di Bpm Massimo Ponzellini ma anche dal suo ex braccio destro Antonio Cannalire.

I due, sono stati arrestati la scorsa settimana nella'mbto dell'inchiesta dei Pm Roberto Pellicano e Mauro Clerici con al centro presunte mazzette versate o promesse per 5,7 milioni di euro parte delle quali provenienti dalla societa' Atlintis Bp plus.

I due pm hanno bocciato la richiesta dei due indagati sostenendo che dai loro interrogatori di garanzia non e' mutato il quadro emerso delle indagini e quindi anche le esigenze cautelari. Cannalire e Ponzellini, hanno entrambi inoltre fatto ricorso al Tribunale del Riesame. Per l'ex presidente di Bpm e' gia' stata fissata l'udienza per venerdi' 8 giugno.

Intanto, da quanto si e' saputo, Cannalire ieri davanti al Gip, oltre a negare le tangenti si e' difeso dicendo che la sua attivita' era quella di tenere i rapporti istituzionali con la clientela e che le pratiche di finanziamenti alle varie societa' erano regolari ed erano una fonte di guadagno per la banca. I due sono accusati di associazione per delinquere, corruzione, appropriazione indebita per finanziamenti sospetti al momento calcolati attorno ai 300 milioni di euro, sponsorizzati anche da politici e per un presunto giro di tangenti.

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