Una piccola scossa di terremoto, legata ai fenomeni del bradisismo flegreo, è stato registrata all’alba di oggi, lunedì 31 gennaio, a Pozzuoli e nei Campi Flegrei. La scossa è stata accompagnata da un forte boato ed è stata avvertita anche nell’area a nord ovest della Solfatara in località Lucrino, Montenuovo a confine con Bacoli.
L’epicentro
La scossa, di magnitudo 1.4 della scala Ritcher, è avvenuta alle ore 5,48 a una profondità 2670 metri con epicentro nei pressi del vulcano Solfatara e precisamente nell’area del parco urbano di via Vecchia delle Vigne, è stata avvertita dai residenti della zona.
Le scosse degli ultimi giorni
Nei giorni scorsi dalle strumentazioni dell’Osservatorio Vesuviano erano stati registrati eventi di minore intensità. Secondo i dati dell’Ingv negli ultimi dieci anni il suolo flegreo si è sollevato di 84 centimetri. Il fenomeno è visibile nell’area della darsena, il Valione, in prossimità del porto commerciale dove il sollevamento ha praticamente prosciugato l’approdo dei pescatori.
Il geologo Mario Tozzi, intervistato da La Repubblica, nei giorni scorsi aveva parlato dell’eruzione del vulcano a Tonga dando la giusta misura con cui classificare questo fenomeno, che fa parte di un’attività continua e dinamica della Terra che dura da ben oltre la storia umana e che ha avuto precedenti ben peggiori e non si possono escludere anche in futuro, fa parte della struttura geologica del pianeta.
Di vulcani pericolosi ce ne sono, nel mondo, ha detto ancora Tozzi citando poi proprio i Campi Flegrei: “In Italia anche più che il Vesuvio, il nostro super-vulcano a rischio esplosione sono i Campi Flegrei. È stato fatto l’errore di considerarla un’area qualsiasi, è densamente abitata, c’è un ippodromo e una base militare, ma è un’area attiva e potenzialmente molto pericolosa”.