Brescia: cadavere trovato in valigia

Pubblicato il 12 Dicembre 2011 - 08:20 OLTRE 6 MESI FA

MILANO –  La valigia era stata abbandonata nell’atrio di un’anonima palazzina in via Cremona, a poca distanza dal centro di Brescia. Il ragazzo moldavo che stava ritornando a casa, poco prima delle 4 di mattina, ha avuto un sobbalzo: in quel grosso trolley si intravedeva la testa di un uomo. Quando sono arrivati, i carabinieri di Brescia hanno scoperto che la vittima era stata colpita da almeno cinque coltellate al petto e due alle gambe. Queste ultime ferite inferte forse nel tentativo di fare a pezzi il corpo per nasconderlo meglio. Nella valigia era stato abbandonato anche il grosso coltello da cucina usato per uccidere. Il tentativo di occultare il cadavere e’ stato goffo, pero’, e non e’ andato a buon fine perche’ la valigia in parte si era rotta, oppure perche’ l’assassino, o gli assassini, sono stati disturbati da qualcuno.

La vittima e’ risultata essere un indiano di circa trent’ anni. Ancora gli investigatori non gli hanno dato un’identita’ certa, perche’ aspettano i risultati della ricerca sull’Afis, il sistema in cui sono raccolte le impronte digitali. Si dicono pero’ certi che si tratti di uno degli immigrati che abitava all’ultimo piano della palazzina: in quell’appartamento e’ accaduto il delitto, e a testimoniarlo rimane una lunga striscia di sangue che parte dall’interno e arriva fino all’androne in cui e’ stato trovato il corpo. L’omicidio e’ probabilmente scaturito da una lite, l’ennesima tra gli indiani che occupavano l’appartamento e che, quando sono arrivati i carabinieri, erano gia’ fuggiti, senza riuscire a portare via il loro macabro carico. Nell’alloggio, bottiglie vuote e sangue. Un vicino di casa racconta di aver visto il gruppo rientrare sabato sera, visibilmente alticcio. Poi delle grida, un trambusto che, pero’, spesso si ripeteva e a cui probabilmente nessuno ha fatto particolarmente caso. Fino a quando il ragazzo moldavo e’ tornato a casa ed e’ incappato nel trolley. I militari ora stanno cercando di ricostruire in quanti abitavano in quell’appartamento, a chi era intestato il contratto d’affitto e per questo setacciano gli ambienti in cui sono soliti muoversi gli indiani. In particolare la Bassa Bresciana, dove sono in molti quelli dediti all’allevamento di animali e dove gli indiani costituiscono ormai da tempo una comunita’ che non e’ solita dare problemi.