Francesca Manfredi aveva solo 24 anni: è morta nella notte di sabato 22 agosto nella casa della madre a Brescia durante una festa con alcuni amici, forse di overdose
Gli inquirenti stanno cercando di capire se Francesca Manfredi si sarebbe potuta salvare, magari semplicemente chiamando prima i soccorsi anziché mettendola, vestita, in una vasca da bagno piena di ghiaccio.
Francesca è morta così durante una festa con gli amici nella casa della madre nel centro storico di Brescia.
Gli investigatori della squadra Mobile di Brescia stanno cercando proprio di capire i tempi della telefonata al 112 fatta dai suoi amici per chiedere aiuto. Intanto due amici della ragazza sono indagati.
Due amici indagati
Si tratta di un giovane di 32 anni e una ragazza di 24 anni, entrambi italiani. Sono stati iscritti nel registro degli indagati dalla Procura di Brescia con l’ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.
Questo perché, secondo gli inquirenti, Francesca Manfredi sarebbe stata stroncata da un mix di alcol e droghe pesanti assunti in compagnia dei suoi due amici, ora indagati.
L’ipotesi: omissione di soccorso
Una delle ipotesi è che se questi non avessero atteso tanto forse Francesca sarebbe ancora viva.
La telefonata ai soccorsi, scrive il Corriere della Sera, sarebbe infatti scattata solo alle dieci di domenica mattina.
Un intervento più rapido avrebbe potuto salvare la vita di Francesca? Tutti coloro che erano con lei quel sabato sera sono stati sentiti in questura. Non si esclude possano finire nel registro degli indagati per aver temporeggiato.
Quando hanno telefonato al 112 hanno parlato di una amica che si era sentita male e aveva perso conoscenza. Ma ormai per la giovane non c’era nulla da fare. E adesso si indaga anche per possibile omissione di soccorso. (Fonti: Ansa, Corriere della Sera)