Brescia, foto d'archivio Ansa di un ospedale Brescia, foto d'archivio Ansa di un ospedale

Brescia, intervento di sterilizzazione non riuscito: risarcita coppia. Ospedale dovrà mantenere il figlio indesiderato

Figlio indesiderato, gli Spedali civili di Brescia condannati a risarcimento.

Il Tribunale ha condannato gli Spedali civili di Brescia versare 92mila euro ad una coppia di genitori che hanno messo alla luce un figlio indesiderato.

La donna, infatti, era stata sottoposta ad intervento chirurgico per la chiusura delle tube, intervento però non riuscito.

Lo scrive Il Giornale di Brescia, spiegando che i giudici hanno condannato il principale ospedale della provincia a versare 92mila euro.

300 euro al mese fino al compimento del 25esimo anno di età del bambino.

Ad assistere i coniugi bresciani, di 50 e 48 anni, entrambi a loro volta impiegati in ambito sanitario, l’avvocato Paolo Persello, del foro di Udine.

Nel 2011, una causa promossa dallo stesso avvocato Persello per conto di una coppia friulana davanti al tribunale di Tolmezzo si era conclusa in modo analogo.

E “quel pronunciamento – aveva commentato il legale all’epoca – aveva rappresentato un precedente giudiziario unico nell’ordinamento italiano”.

Spiega Luana De Francisco di Repubblica:

“Nel contestare la ricostruzione proposta dalla coppia, l’ospedale aveva sostenuto, in particolare, come il mancato esito positivo dell’intervento fosse riconducibile unicamente al margine di fallibilità contemplato per quel tipo di operazioni”. (Fonti: Ansa, La Repubblica, Il Giornale di Brescia).

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