Brescia, Souad Allou scomparsa. Amica al gip: “Marito l’aveva minacciata di morte”

Souad Allou, marito resta in carcere per omicidio: conferma del gip
Brescia, Suad Allou scomparsa: marito resta in carcere per omicidio

BRESCIA – Il marito di Souad Allou resta in carcere a Brescia con le accuse di omicidio e occultamento di cadavere. [App di Blitzquotidiano, gratis, clicca qui,- Ladyblitz clicca qui –Cronaca Oggi, App on Google Play] La donna di 29 anni di origini marocchine risulta scomparsa, ma a incastrare il marito Abdelmjid El Biti, 50 anni, sarebbe un video in cui trasporta un sacco nero in auto. Inoltre una amica della donna ha dichiarato in aula che Souad si era confidata con lei e le avrebbe detto che il marito voleva ucciderla. L’uomo invece non ha risposto alle domande del gip del tribunale di Brescia, che ne ha convalidato il fermo la mattina del 9 giugno.

Secondo le accuse, El Biti avrebbe ucciso la giovane moglie e si sarebbe disfatto dei resti, che non sono stati ancora trovati, la sera di domenica 3 giugno. A incastrarlo sono le immagini registrate da una telecamera di un bar sotto casa della donna, che domenica sera lo hanno inquadrato mentre trascinava nella sua auto un grosso sacco nero.

Interrogato dal gip, l’uomo che era in stato di fermo dalla sera di mercoledì 6 giugno si è avvalso della facoltà di non rispondere. L’avvocato Gianfranco Abate, legale del 50enne marocchino, ha chiesto di non convalidare fermo per mancanza di indizi e poi ha rinunciato all’incarico. Il gip invece ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere e spiega all’Ansa:

“È assolutamente certo che Souad Alloumi non si sia volontariamente allontanata senza lasciare traccia nella propria abitazione nella notte tra il 3 e il 4 giugno. Ascoltata in audizione protetta la figlia di nove anni, ha spiegato che la notte del 3 giugno padre e madre litigavano ‘a voce alta arrabbiata’. E a bambina quella sera ha riferito che il padre l’aveva avvertita di stare attenta perché la madre poteva andare da qualche parte e lasciarli a casa da soli, cosa che rende manifesto come il gesto sia stato premeditato”.

Il giudice ha poi riportato le testimonianza di un’amica della 29enne marocchina: “Souad – ha fatto mettere a verbale l’amica – mi spiegava che lui l’aveva minacciata di morte dicendole che l’avrebbe uccisa se avesse scoperto che aveva un altro uomo”.

Da quanto ricostruito la ragazza da qualche settimana frequentava un coetaneo sudamericano. Abdelmjid El Biti avrebbe voluto portare i figli in Marocco, aveva prelevato ottomila euro in contanti e aveva i documenti dei figli validi per l’espatrio.

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