Briatore e il focolaio al Billionaire. Pastore lo difende Briatore e il focolaio al Billionaire. Pastore lo difende

Briatore e il focolaio al Billionaire. Pastore lo difende, ma i colleghi: “Ha umiliato la Sardegna”

Un pastore difende Briatore dopo le polemiche per il focolaio scoppiato al Billionaire. Ma i suoi colleghi: “Così ti sottometti”.

Un pastore in difesa di Flavio Briatore, ricoverato in condizioni serie per coronavirus a Milano dopo essere finito prima al centro delle polemiche per i casi di Covid nel suo Billionaire di Porto Cervo e per lo scambio di accuse con il sindaco di Arzachena. E così Diego Manca, allevatore di Bitti, che ha conosciuto Briatore durante la dura vertenza sul prezzo del latte di qualche mese fa, è intervenuto a sostegno dell’imprenditore.

“Ciao Flavio, caro amico, sono molto dispiaciuto e rammaricato per l’attacco mediatico che stai subendo in questi giorni – scrive il pastore in un post su Facebook riportato da Sardinia Post -. Ogni occasione è buona per coprirti di insulti. Io, di certo, non mi dimentico di quando ti schierasti a favore dei pastori sardi che lottavano, come la definisti tu stesso, ‘per una giusta causa’. Non mi dimentico che sei stato uno dei primi a prendere posizione a nostro favore. Non mi dimentico del fatto che in tutti questi anni hai portato grande visibilità ai nostri prodotti di eccellenza, e che oggi, grazie anche a te che non hai mai preteso altro se non amicizia, migliaia di persone degustano sempre più in tutto il mondo”.

“Mi chiedo – sottolinea l’allevatore – quanti di quelli che nei giorni scorsi hanno espresso indignazione, hanno mai veramente lavorato per valorizzare i prodotti della Sardegna. Se anche solo una parte di essi avesse fatto quello che hai fatto tu per promuovere il nostro formaggio, forse oggi il comparto vivrebbe momenti migliori. Non ti nascondo, visto il clima che si è creato nei tuoi confronti, che adesso io stesso mi esporrò a feroci critiche. Pazienza, ritengo giusto e corretto esprimerti la mia amicizia e immutata stima. Spero di rivederti presto”.

I colleghi del pastore: “Così ti sottometti”

Un messaggio che però non è piaciuto a numerosi pastori sardi. Come i colleghi di Manca che hanno fondato la società “Mameoro”, chiusa a gennaio, che, sostenuta proprio da Briatore, avrebbe dovuto promuovere il pecorino sardo nel mondo.

“Questo caro Diego non è un post di amicizia ma una tua sottomissione a Briatore – scrive nei commenti Nenneddu Sanna, vicepresidente della società composta da 14 allevatori -. Non entro nel merito delle parole che ogni volta pronuncia, sono solo giochi mediatici che fanno scrivere pagine di giornali su di lui e fanno passare noi come pecore, né rinnego la sua capacità imprenditoriale. Ma non voglio farmi prendere per i fondelli da nessuno: ho creduto in un progetto fatto di amici della nostra ormai ex società nata per vendere formaggio di lusso e morta vendendo formaggio alla sarda. Quelle 14 aziende di quei 14 soci vivono ancora oggi dalle loro forze, quindi il silenzio a volte è d’obbligo”.

“Eravamo 14 amici che credevamo in un progetto, abbiamo fatto una società e un marchio “Bitthi di Barbagia” e ci siamo stati appresso per 10 anni sperando di trovare uno sbocco per i nostri formaggi, ma così non è stato. A gennaio tutto questo è finito, abbiamo chiuso tutto senza intascare un euro – continua Falchi -. Dunque non vedo perché si parli del progetto che non ha fatto nessun utile. Briatore pur essendosi prestato ad aiutarci ha avuto i suoi limiti e in tutti i casi non può sempre usare i termini “pastori” o “pecora” per umiliare la Sardegna e tu non puoi difenderlo solo perché lo reputi tuo amico, per me l’amicizia è altro”. (fonte SARDINIA POST)
 
 
 
 

 
 
 
 

 

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