Brindisi: da 13 anni portava in grembo un feto morto. Non si erano accorti del parto gemellare

Brindisi: da 13 anni portava in grembo un feto morto. Non si erano accorti del parto gemellare

ROMA – Portava ancora in grembo, a 13 anni dall’ultima gravidanza, il feto gemello del suo ultimo figlio: per questo una donna di 51 anni originaria di Brindisi ha rischiato di morire per una emorragia interna. E’ stata salvata in un ospedale del Veneto: i medici si sono accorti della presenza del feto morto sfuggito a qualsiasi esame. A partire dal momento della gravidanza, appunto 13 anni fa: era un parto gemellare ma uno dei due gemelli non era sopravvissuto ai mesi di gestazione, scomparendo di fatto dai radar diagnostici.

La vita della donna, una bracciante agricola, da quel momento non fu più la stessa: dolori insistenti, continuo ricorso ad antidolorifici, spossatezza cronica. Dagli accertamenti clinici nessuna risposta. Da un anno e mezzo, poi, sono cominciate perdite allarmanti: si dà la colpa alla menopausa incipiente fino a quando la situazione non precipita. 

La donna è ricoverata d’urgenza, viene sottoposta a cinque trasfusioni di sangue finché qualcuno non risolve il mistero: si procede quindi al taglio cesareo risolutivo, un piccolo feto è alloggiato in una placenta tutta sua, spostata tutta a destra nella pancia, invisibile a qualunque ecografia. Se fosse sopravvissuto sarebbe stato una femminuccia. La signora e il marito valuteranno se fare un esposto. 

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