Il gip: “Vantaggiato voleva colpire i carabinieri, bomba programmata da mesi”

Pubblicato il 12 Giugno 2012 - 09:29 OLTRE 6 MESI FA
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Giovanni Vantaggiato (LaPresse)

BRINDISI – La bomba di Brindisi probabilmente era pianificata da tempo, doveva scoppiare, forse in un altro posto, ma prima o poi sarebbe dovuta esplodere: l’obiettivo all’inizio sarebbe stato una caserma dei carabinieri. Era tutto pronto, i telecomandi erano stati comprati prima di Natale. Le ipotesi del giudice per le indagini preliminari di Lecce Ines Casciaro portano a Giovanni Vantaggiato, l’uomo che ha confessato di aver piazzato l’ordigno che ha ucciso Melissa Bassi davanti alla scuola Morvillo-Falcone.

“Giovanni Vantaggiato ha ammesso di essersi recato a Brindisi prima dell’attentato per effettuare dei sopralluoghi e di aver scelto la scuola più vicina all’uscita della città perché, rispetto ad altri obiettivi, come una caserma dei carabinieri, era più facile da colpire”, si legge nell’ordinanza di custodia.

“Egli ha riferito di aver iniziato a programmare il delitto fin prima di Natale e di aver comprato quattro telecomandi, di cui tre si erano inceppati durante le numerose prove. Egli ha riferito di aver composto il materiale esplodente utilizzando “potassa” e “acido nitrico” e di aver più volte testato la miscela nelle campagne vicino Leverano, prima di utilizzarla nell’attentato”.

E ancora: “Vantaggiato ha ripetuto più volte di non aver azionato il telecomando in ore notturne perché voleva ottenere esattamente l’effetto ottenuto: di notte era un tempo ideale soltanto per fare i preparativi senza essere notati”.

“Vantaggiato ha dichiarato di conoscere molto bene le differenze fra i vari esplosivi. Non ha mai negato di conoscere gli effetti che avrebbe prodotto. Non ha esitato nel decidere ed elaborare un progetto per stroncare giovani vite umane. Voleva effettuare un gesto dimostrativo nei confronti del mondo intero, perché vittima di truffe che lo hanno messo in ginocchio”.

I dubbi però restano. Vantaggiato aveva complici? Come scrive La Stampa Nella sua ricostruzione dei fatti, Giovanni Vantaggiato ha usato spesso il plurale. Però sarebbe il suo modo abituale di esprimersi. 2) Un testimone nota e descrive, all’1.30 della notte dell’attentato, proprio davanti al cassonetto con dentro la bomba, una persona fisicamente diversa da Vantaggiato. Ma si tratterebbe di un uomo che fruga solitamente fra i rifiuti. Resterà un caso di scuola per quanto sono andate lontano dal vero le ipotesi a caldo. Resterà un caso di scuola per l’emotività che ha travolto quasi tutti. Ieri, l’ufficio scolastico regionale ha sospeso il preside dell’Istituto Morvillo Falcone. Le «conferenze stampa» di Angelo Rampino sono state giudicate «inopportune». In particolare, non è piaciuto il fatto che proprio lui sia stato uno dei primi a guardare il video con le immagini del killer.

IL TESTO DEL “PIZZINO” MANDATO ALLA MOGLIE  “Nella stanza del bagno sotto il comodino ci sono opuscoli della Staffetta petrolifera e sono tutti da bruciare”, sarebbe questo il contenuto del misterioso pizzino scritto da Giovanni Vantaggiato in cella e indirizzato alla moglie. Un pizzino con un “invito” a bruciare le carte, trovatogli tra le mani poco prima dell’udienza di convalida del fermo in carcere.