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Brindisi, le ragazze e il video: “E’ lui, lo chiamavamo ‘lu maniacu'”

di Elisa D'Alto |22 Maggio 2012 9:18

La scuola di Melissa dopo l'esplosione (Foto Lapresse)

BRINDISI – Chiunque sia, l’assassino di Melissa Bassi si è fatto notare dalle ragazze che frequentano la scuola Morvillo-Falcone di Brindisi. Notare al punto che un gruppetto gli aveva affibbiato il nomignolo di “lu maniacu”. “Il maniaco” nei giorni precedenti l’attentato aveva fatto più di qualche visita alla scuola di Melissa. Sempre all’esterno, si aggirava guardando le ragazze ma poi quando queste si avvicinavano lui abbassava lo sguardo. Non solo. Gli inquirenti hanno mostrato a Selene, una delle amiche di Melissa in ospedale per le ferite riportate nell’esplosione di sabato, le immagini e un identikit del presunto assassino. La ragazza non avuto dubbi: “Somiglia a ‘lu maniacu'”.

Lunedì è stato interrogato un uomo che rispondeva all’identikit in maniera quasi perfetta: sui 55-60 anni, mano destra offesa, competenze elettrotecniche. Peccato però che non avesse nulla a che fare con la strage, come ha dimostrato dopo un lungo interrogatorio. Ma la tensione in città è notevole e le persone nel frattempo radunate davanti alla questura hanno preso a calci e pugni l’auto della polizia con a bordo l’uomo mentre si allontanava. Gli inquirenti sono convinti che, se si tratta di un disturbato mentale, l’assassino potrebbe essersi presentato al funerale della sua vittima. Ecco perché stanno passando al vaglio le immagini della cerimonia di lunedì: tra le migliaia di volti dentro e fuori al chiesa di Mesagne potrebbe esserci anche il killer.

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