Brucia l’elicottero dell’imprenditore Piscicelli, quello che rise del terremoto

L’incendio che ha distrutto l’elicottero di Piscicelli all’Argentario secondo l’Ansa non sarebbe doloso. Aperta comunque un’inchiesta
Francesco Maria De Vito Piscicelli

MONTE ARGENTARIO – Brucia l’elicottero di Francesco Maria Piscicelli, l’imprenditore romano coinvolto nell’inchiesta sugli appalti del G8, noto perché in un’intercettazione  rideva con un altro imprenditore del terremoto a L’Aquila. Piscicelli è  finito anche al centro di polemiche dopo essere atterrato, proprio con il suo elicottero, sulla spiaggia di Ansedonia il 26 dicembre scorso.

L’incendio si è sviluppato attorno alle 20 di domenica sera a  Porto Santo Stefano, dove l’imprenditore ha casa: l’elicottero, secondo quanto appreso, era parcheggiato in una piazzola all’interno della sua proprietà. Sul posto intervenuti vigili del fuoco e carabinieri.

Le fiamme, riporta l’Ansa, non hanno distrutto il velivolo e non ci sono stati feriti. Quanto all’origine dell’incendio, che potrebbe essere partito dalla cabina, gli investigatori spiegano che al momento non c’è nulla che faccia pensare a qualcosa di diverso da un incidente. Gli accertamenti sono comunque in corso.

Per l’inchiesta sugli appalti per i grandi eventi Piscicelli – noto anche per le intercettazioni telefoniche in cui, parlando con il cognato, gli riferiva di aver riso la notte del terremoto dell’Aquila -, fu anche arrestato. Il 26 dicembre scorso era appunto atterrato con il suo elicottero sulla spiaggia di Ansedonia: arrivava da Roma con la madre con cui poi andò al ristorante. In una successiva intervista spiegò poi di essere stato costretto ad atterrare sulla spiaggia a causa del vento. Nel febbraio scorso, dopo che da alcuni mesi aveva iniziato a collaborare con la magistratura, denunciò di essere stato aggredito a Roma da due sconosciuti. L’imprenditore aveva inoltre denunciato in precedenza di essere stato minacciato.

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