Bruciò vivo Cosimo Mastrogiovanni, conosciuto su un sito: ergastolo a Zakaria Ismaini

Bruciò vivo Cosimo Mastrogiovanni, conosciuto su un sito: ergastolo a Zakaria Ismaini
Bruciò vivo Cosimo Mastrogiovanni, conosciuto su un sito: ergastolo a Zakaria Ismaini

BRINDISI – E’ stato condannato all’ergastolo Zakaria Ismaini, 33 anni, di Casablanca (Marocco), che nella notte tra il 10 e l’11 novembre del 2014 bruciò vivo un pensionato di Latiano (Brindisi), Cosimo Mastrogiovanni, di 63 anni.

La Corte d’Assise di Brindisi ha ha accolto la richiesta del pubblico ministero Giuseppe De Nozza che aveva chiesto il carcere a vita.

Zakaria, che abita a Catania ed è coinvolto in altre analoghe vicende giudiziarie, avrebbe incontrato l’anziano dopo averlo adescato su internet in un sito su cui era pubblicato un annuncio per uomini soli. Lo avrebbe poi ridotto in condizioni di incoscienza dopo una colluttazione e quindi gli avrebbe dato fuoco.

Le fiamme, oltre ad ardere vivo l’uomo, distrussero parte dell’abitazione. L’omicidio sarebbe stato compiuto al fine di rapinargli un computer, il portafogli, gli abiti, l’auto e perfino il documento di identità.

Oltre all’omicidio volontario e al reato di rapina, Zakaria era accusato di distruzione, soppressione e vilipendio di cadavere compiuta “mediante atti di brutalità” consistiti nel causarne la completa distruzione per incenerimento.

Ismaini era stato sottoposto a fermo dai carabinieri il 16 febbraio del 2015: risultava già indagato per un delitto compiuto il 7 febbraio a Catania: l’omicidio di Letizia Consoli, 50 anni, vedova, uccisa in un bungalow con un colpo alla testa e poi gettata a mare. Su questi fatti l’uomo ha confessato.

Zakharia è ritenuto anche responsabile dell’omicidio di Anna ‘Luna’ Stellato, 24 anni, originaria della Liguria e trovata morta sulla spiaggia di Torre Pedrera (Rimini) il 14 luglio del 2012.

 

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