Bruna Albertini, pm al processo di Claudio Giardiello: salva per sostituzione all’ultimo

Bruna Albertini, pm al processo di Claudio Giardiello: salva per sostituzione all'ultimo
Bruna Albertini, pm al processo di Claudio Giardiello: salva per sostituzione all’ultimo

MILANO – Avrebbe dovuto esserci anche Bruna Albertini in Tribunale a Milano al processo di Claudio Giardiello, l’impreditore della Magenta Immobiliare imputato per bancarotta fraudolenta che ha cominciato a sparare all’impazzata nell’Aula al terzo piano del Palazzo di Giustizia. E’ lei la pm titolare dell’inchiesta che ha più volte interrogato il killer e lo ha portato alla sbarra. Provvidenziale fu un accavallamento di date: Albertini giovedì mattina era impegnata anche in un’udienza nell’ufficio del gip, aveva perciò chiesto a un collega, il pm Luigi Orsi, di sostituirla nel dibattimento alla seconda sezione penale.

Proprio giovedì mattina Giardiello è entrato armato, non si sa come, al Palazzo di Giustizia di Milano, ed è entrato con l’intenzione di uccidere: quando ha saputo che il suo avvocato rinunciava all’incarico, non ci ha pensato due volte. Nell’aula al terzo piano del Palazzo di Giustizia si sente l’esplosione di colpi di pistola, Giardiello spara un colpo al cuore al suo avvocato, Lorenzo Alberto Claris Appiani, poi uccide il testimone Giorgio Erba e ferisce alcune persone sedute tra il pubblico. Quindi è sceso al secondo piano, spalanca la porta dell’ufficio del giudice fallimentare e ha fatto fuoco di nuovo: dietro la scrivania c’era Ferdinando Ciampi, raggiunto da 5 colpi, è morto sul colpo.

Il tragico bollettino se il pm Albertini fosse stato presente in Aula, parlerebbe ora di 4 vittime:

“Poiché voleva uccidere tutti quelli che riteneva responsabili del suo fallimento – fanno notare in Tribunale  – sicuramente avrebbe sparato o comunque fatto del male a Bruna Albertini se solo fosse stata in aula”.

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