Bruno Contrada non parteciperà all’udienza in Cassazione martedì

CATANIA – Bruno Contrada non parteciperà, per gravi problemi di salute, martedì all'udienza davanti la seconda sezione penale della Cassazione che tratterà il ricorso contro la sentenza della Corte d'appello di Caltanissetta che l'8 novembre scorso ha dichiarato inammissibile, dopo aver aperto il dibattimento, la revisione della sentenza di condanna comminata all'ex funzionario del Sisde dal Tribunale di Palermo per concorso esterno in associazione mafiosa. Contrada, che su sua richiesta era stato autorizzato dal magistrato di sorveglianza di Palermo a trasferirsi a Roma dalla sua abitazione, dove sta scontando la pena agli arresti domiciliari, ha reso noto il suo legale, l'avvocato Giuseppe Lipera, soffrirebbe di bassa pressione arteriosa e grave insufficienza respiratoria.

"Il ricorso sulla revisione della sentenza – ha affermato l'avvocato Lipera – è fondato e meritevole di accoglimento, in ragione delle irregolarita processuali scoperte recentemente attraverso la lettura del libro 'Nel Labirinto degli Dei' di Antonio Ingroia, che fu Pm nel processo di primo grado. Per questo Contrada, che sta per compiere 80 anni e non ha mai chiesto la Grazia – ha concluso il penalista – spera fortemente che, almeno dopo vent'anni, la Giustizia possa ridargli l'onore che gli e' stato tanto ingiustamente quanto immeritatamente strappato, prima ancora che questi abbandoni definitivamente la vita terrena".

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