Bruno Spotorno escursionista disperso: trovato morto su Mont Chetif

Bruno Spotorno escursionista disperso: trovato morto su Mont Chetif
Bruno Spotorno escursionista disperso: trovato morto su Mont Chetif

AOSTA –  E’ caduto per circa 400-500 metri Bruno Spotorno, l’escursionista genovese di 51 anni trovato morto sul Mont Chetif (2.343 metri). Di lui si erano perse le tracce dalla sera di giovedì 29 dicembre. La salma è stata trasportata a Courmayeur.

Spotorno era partito da solo alla volta dello Chetif. L’ultimo contatto è stato verso le 13, quando ha diffuso la foto con statua della Madonna che si trova in vetta. Poi la moglie non ha più avuto sue notizie e nel tardo pomeriggio ha dato l’allarme. L’analisi dei tabulati telefonici, autorizzata in serata dal magistrato, aveva dato esito negativo: il cellulare del disperso non aveva agganciato alcuna cella.

Secondo una prima ricostruzione del Soccorso alpino della guardia di finanza di Entreves, l’uomo è precipitato da una quota di 1.800-2.000 metri durante la discesa del sentiero attrezzato sul versante sud, che si affaccia sulla località di Dolonne. In quella zona era stata individuata una traccia.

Il corpo è stato trovato in fondo a un canalone dai soccorritori, che perlustravano la zona in elicottero. I colori non particolarmente sgargianti del suo abbigliamento (giacca blu e pantalone beige) hanno reso difficoltose le ricerche.

Spotorno era amministratore delegato della Metinvest Trametal, azienda siderurgica produttrice di lamiere. Sposato e padre di due figli, viveva nel quartiere residenziale di Albaro a Genova. Amava la montagna sin da giovanissimo e approfittava di ogni momento libero per escursioni in compagnia o in solitaria. Laureato in ingegneria elettronica, dal 1994 lavorava nel gruppo Arvedi, successivamente era entrato in Metinvest dove nel 2006 era diventato ad.

Recuperata la salma è stata momentaneamente sistemata in camera mortuaria per il riconoscimento ufficiale e l’esame medico-legale. Spotorno, si apprende, aveva un’attrezzatura da trekking, senza ramponi, che invece i soccorritori hanno utilizzato per salire lungo la ferrata che porta alla vetta. Sul posto hanno operato Soccorso alpino valdostano, Vigili del fuoco, Soccorso alpino della guardia di finanza, unità cinofile e gli elicotteri della Protezione civile valdostana e delle Fiamme gialle.

 

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