ROMA – Si acquistano buoni regalo adesso per spenderli nei giorni di saldi. In tempi di crisi e vendite che non decollano neanche sotto le feste, a Roma si fa strada il “buono regalo stile Usa”. A far luce sulla nuova tendenza del Natale 2011 è la Cna con l’associazione Federstrade che rappresenta numerose strade dello shopping capitolino. “E’ un’ottima idea di marketing che ha iniziato a prendere piede questo Natale in alcuni negozi romani – spiega il vicepresidente Federstrade Stefano Zarfati -. Da un lato si permette ai consumatori di risparmiare in tempi di crisi, dall’altro si promuovono le vendite intelligenti, senza contravvenire al regolamento sui saldi”. Secondo Federstrade solo l’intimo a basso prezzo sembra sopravvivere alla “caporetto natalizia”, per gli altri articoli, nelle principali strade commerciali di Roma, lo sprint finale purtroppo non c’è stato. “I negozi sono vuoti, e le bancarelle affollate – dice Paola Puma, commerciante di calzature in via Boccea-. Se fino a qualche anno fa i clienti iniziavano a chiederci l’anticipo di saldi ai primi di gennaio, oggi provano a ottenerlo già dai primi di dicembre. Anticipi non possiamo farne, tutt’al più togliamo qualche euro. E non c’è cliente che non chieda comunque lo sconto”.
“Non ci siamo proprio – dice sconfortato Marco Caviglia, titolare di un negozio di abbigliamento uomo in viale Marconi -. Siamo in flessione di vendite del 20-30% ed è una tendenza iniziata il 31 luglio scorso. Qui non è che gira a mani vuote, la gente proprio non si vede. Ma dove è finita? Fino all’anno scorso, per un regalo, qualcuno qualche giaccone, o altri articoli impegnativi lo comprava. Oggi oltre la cravatta, la sciarpa o il maglioncino non ci si spinge”. Tira un pò di fiato solo l’intimo low cost, quasi sempre legato a catene in franchising. “La nostra proposta di Natale è di facile approccio, per questo negli ultimi anni riusciamo a vendere molta più maglieria che lingerie e vanno bene anche i gadget – dice Adolfo Mieli titolare di Tezenis, in viale Libia -. Rispetto all’anno scorso l’aumento delle vendite è stato del 7-8%, favorito anche dalla rimozione dei cantieri per la metro. Ci hanno penalizzato però gli scioperi e le targhe alterne”. “Non c’è stata una ripresa last minute come speravamo – commenta Zarfati -. Il bilancio consuntivo è di un calo del 20%, appena un po’ meno catastrofico del 25- 30% dei primi giorni. I saldi anticipati al 5 gennaio non salveranno i regali di Natale, non certo procrastinabili alla Befana, che resta una festa esclusivamente per bambini. Molti però comprano buoni regalo adesso, spendibili nei giorni dei saldi, una buona idea di marketing commerciale in stile Usa”.