ROMA – Stavolta si sono traditi: erano i giornali e le televisioni del 26 dicembre e si leggeva e si sentiva che avevamo buttato, sprecato nel secchio dell’immondizia mezzo miliardo dei soldi spesi per il pranzo di Natale e affini. Il 26 dicembre il mezzo miliardo lo avevano già pesato, stampato e annunciato. Ma il 26 dicembre nel frigorifero della realtà c’era ancora tutto quanto, anche quello che poi, forse, avremmo davvero buttato. Hanno avuto troppa fretta e si sono traditi: noi, uomini e donne in carne e ossa, non avevamo ancora fatto in tempo a buttare nulla, al massimo avevamo digerito e loro, studiosi e statistici dell’immaginario, avevano già detto: mezzo miliardo di euro. A parte quel che nel frigorifero è rimasto davvero, una cosa di sicuro ci è rimasta in testa: il dubbio che le calcolino tutte così. Le ore che dormiamo, i viaggi che facciamo, le vacanze, le spese. Così, ad occhio, anzi a fantasia. Loro sì che non buttano niente, buttano giù un numero tondo tondo e ci fanno una statistica, una tendenza, un costume, un titolo. E spesso perfino una chiacchiera travestita da notizia.